La scuola italiana si rinnova e strizza l’occhio a Internet. E’ questo il progetto del ministro per l’Istruzione Letizia Moratti, che, per promuovere l’innovazione tecnologica digitale del Paese e rendere la scuola più aperta ed efficiente, ha annunciato “Scuola online”, portale Web nazionale sull’offerta formativa.
Varata dal governo, “Scuola online” permetterà ai singoli istituti di semplificare e facilitare la gestione delle operazioni amministrative, migliorare la comunicazione con cittadini e altri enti interessati e, infine, organizzare in maniera più efficiente la didattica e le attività.
Approvato dal Comitato dei Ministri per la Societa’ dell’Informazione, presieduto dal ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, il progetto prevede uno stanziamento di 3 milioni di euro in tre anni.
Inserito all’interno di altri interventi già deliberati per il mondo dell’istruzione, (banda larga, reparti pediatrici per consentire ai ragazzi lungodegenti di continuare a seguire le lezioni, insegnamento dell’informatica e dell’inglese agli alunni a partire dalla scuola primaria, corsi di aggiornamento e formazione informatica in modalità e.learning) “Scuola online”, in una sorta di restauro digitale, si appresta a offrire nuove potenzialità e servizi Web tra i banchi di scuola.
Più precisamente per quanto riguarda il Portale nazionale dell’offerta formativa, il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha detto che “è un servizio che mira a fornire un punto di accesso unico per la consultazione del piano dell’offerta formativa degli istituti scolastici, una sorta di vetrina dinamica online, che si propone come un efficace e dinamico strumento di orientamento scolastico”.

Silvio Malvolti. Sono il fondatore di questa testata e presiedo l’omonima Associazione dal 2004, oggi ridenominata Ass.Italiana Giornalismo Costruttivo, editrice di BuoneNotizie.it. Ho collaborato con RCS, IlSole24ORE ed Edicola Italiana. Alcuni miei progetti sono stati premiati da Apple, la Presidenza della Repubblica e molti altri. La visione del mondo passa anche dai media e dall’informazione. Dirigo il percorso formativo per diventare giornalisti pubblicisti.