La Terra, secca e rugosa come la pelle di un elefante, urla di dolore. L’uomo le ha strappato la vita lasciandola moribonda sotto un clima ostile, anch’esso vittima di un sogno spinto in avanti e non attento alle virtù della natura. Non piove più sul pianeta. Il sole, padrone del cielo, asciuga ogni angolo. Le poche nuvole, nere come carbone, gettano lacrime di azoto e zolfo. Migliaia di rewilder sparsi sul territorio tentano come possono di portare in salvo l’umanità. Nadir è uno di loro. Un ragazzetto magro e occhialuto capace di far nascere un fiore nel deserto.
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