Libri e bottiglie: oggetti apparentemente lontanissimi. Eppure, a volerlo proprio cercare, un legame c’è. Ricordate, per esempio, il topos del messaggio in bottiglia, tanto caro ai classici della letteratura, del cinema e del fumetto? Certo, il messaggio in bottiglia non è un libro ma rappresenta una narrazione e la narrazione è la madre di ogni libro. Chissà se Pierluigi Cupri, ideatore del concept, ha pensato a questo quando ha messo in cantiere Booktilla, l’innovativa e coloratissima bottiglia-libro made in Italy.

Quel che è certo, è che – progettando Booktilla – Pierluigi e il suo team devono aver pensato a molte cose. Lo dimostra la conformazione stessa del prodotto. All’interno di una bookbox con tanto di titolo, copertina e pagine interne c’è – appunto – la bottiglia, riveduta e corretta nella sua forma apposta per poter essere facilmente tenuta in borsa. “Ricordo ancora quel giorno in stazione, a Venezia, mentre cercavo faticosamente di inserire una bottiglietta di plastica nella mia valigetta – ricorda Pierluigi È stato in quel momento che ho iniziato a fantasticare e a creare la prima bozza di Booktilla.” In realtà, però, l’idea non si limita a rispondere a un’esigenza di praticità. Booktilla è infatti una specie di matrioska di significati e di usi diversi.

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Il progetto parte, per esempio, anche da una riflessione sui limiti – fortissimi – del riutilizzo e del riciclo delle bottigliette di plastica. Ammesso che le si riesca a infilare facilmente in borsa, le bottigliette in plastica presentano infatti parecchie controindicazioni, che ne rendono il riutilizzo poco consigliabile: sia per l’impossibilità di sterilizzare completamente qualsiasi oggetto in PET (la plastica non può essere immersa in acqua bollente) sia per la possibile presenza di BPA, un interferente endocrino che potrebbe trasferirsi ai liquidi contenuti nella bottiglia, contaminandoli. In questo senso, quindi, Booktilla – costruita con uno speciale polimero dotato di funzione antibatterica – risponde a una diffusa esigenza di sostenibilità ambientale.

L’idealità di fondo del progetto, peraltro, non si esaurisce solo in questo aspetto. Parte del ricavato, verrà infatti indirizzato a sostegno di diverse iniziative sociali. Insomma, etica e impresa all’insegna del Made in Italy. Le diverse versioni ed edizioni di Booktilla, che si può avere preordinandola su Indiegogo, raccontano proprio questo: la versione Green Hope, per esempio, andrà a supportare progetti per l’ambiente, la versione Red Sun è pensata per sostenere nuove imprese e idee imprenditoriali, Blue Ocean supporta invece progetti nell’ambito di sport e salute. E via dicendo. “Booktilla vuole essere prima di tutto uno strumento di ispirazione e riflessione – racconta Manuel Bordignon, titolare di Sintegy, l’azienda vicentina che ha sviluppato il progetto – Ci piace pensare che studenti, imprenditori, sportivi, manager e tutte le persone in generale, acquisteranno Booktilla per esprimere la propria identità e i propri valori e perché in Booktilla riconoscono un movimento di energie e passioni condivise per contribuire a un mondo sempre migliore.

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Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

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