La sostenibilità non è in contrasto con l’innovazione, anzi, può costituirne una nuova leva strategica. Sono innumerevoli gli spunti interessanti per una svolta green. Sembra infatti ormai evidente e chiaro ovunque che se vogliamo salvare il nostro pianeta dobbiamo affidarci all’innovazione con la sostenibilità.

Innovazione e sostenibilità scendono in campo

Stando ai dati del Carbon Market Watch, i prossimi campionati del mondo di calcio genereranno 3,6 milioni di tonnellate di CO2. Per rendere l’idea, l’equivalente di otto volte le emissioni annuali dell’Islanda. Molto distante quindi dal promesso evento “carbon neutral”. Forse anche per questo, il mondo del calcio sta apportando soluzioni dall’innovazione e dalla sostenibilità.

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Da un lato grazie alle infrastrutture più green, come il White Hart Lane del Tottenham, la Dacia Arena che ospita l’Udinese e lo Juventus Stadium di Torino. La Dacia Arena è rivestita da sofisticati pannelli fotovoltaici che insieme all’utilizzo di gas senza CO2, rendono l’intero impianto a impatto zero. Lo stadio juventino è stato costruito rispettando i criteri del Protocollo di Kyoto. Tutte le sue fonti energetiche sono green e per la sua costruzione sono stati riciclati i materiali del vecchio Stadio Delle Alpi.

Dall’altro lato, con una nuova politica che riguarda il merchandising, in particolare le magliette. Infatti si punta maggiormente sull’innovazione e sulla sostenibilità. Rivedendo l’intera filiera della produzione. Utilizzo di materie prime, packaging, trasporto e stesse magliette per più stagioni. Alcune squadre hanno iniziato a utilizzare magliette ricavate da bottiglie di plastica, come Udinese e Sampdoria. Mentre altre, come il Paris Saint-Germain, ha annunciato che utilizzerà la stessa casacca per due stagioni. Altre squadre sembrano intenzionate a seguirne l’esempio.

Un foglio solare per illuminare la notte

L’innovazione tecnologica viene dall’azienda israeliana Lumiweave. L’idea è nata dalla mente della designer israeliana Anai Green nel 2020 e ora la mette in pratica l’omonima azienda. Si tratta di un foglio flessibile composto da un tessuto schermante solare e flessibile che racchiude dei pannelli LED sottilissimi. Un materiale con cui l’azienda costruisce degli ombrelloni o delle banchine. Di giorno coprono dal sole, ricaricandosi di circa 190 W per mq e di notte rilasciano l’energia accumulata illuminando. In questa soluzione, innovazione e sostenibilità sono ai massimi livelli, dato che la batteria interna (1,5 kWh) del sistema è fatta di acqua salata.

Oltre ad aver vinto numerosi premi internazionali come idea innovativa, il foglio solare sta diventando una solida realtà. Il progetto pilota infatti è stato annunciato nell’Atidim Park di Tel Aviv. Una città che si sta mostrando molto sensibile all’innovazione e alla sostenibilità, infatti il suo governo ha anche annunciato un piano per piantare 450mila alberi nelle sole aree urbane. Un ulteriore metodo per fornire ombra e abbassare le temperature, combattendo il cambiamento climatico.

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Riccardo Pallotta

Riccardo Pallotta

Laureato in comunicazione e marketing con una tesi sul brand journalism. Attore e speaker radiofonico in Italia e all'estero. Social media manager. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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