Gli esseri umani vengono sempre più digitalizzati attraverso app e tecnologie di monitoraggio, che tracciano, analizzano e spesso archiviano un’enorme quantità di dati. Dalla nascita del primo orologio da polso con calcolatrice negli anni ’70, lo sviluppo tecnologico è progredito enormemente, fino all’articolata proposta odierna di dispositivi indossabili (o wearable technology) in grado di connettersi e scambiare dati con altri dispositivi e sistemi. Un’evoluzione che mette di fronte a numerosi cambiamenti, opportunità e rischi.

Orologi, occhiali, chip, abbigliamento: uno sguardo ai principali dispositivi indossabili

Esistono vari tipi di dispositivi indossabili, ognuno con specifiche funzioni, dal controllo della salute al monitoraggio dell’attività fisica, dalla possibilità di ascoltare musica alla proposta di applicazioni di consumo e intrattenimento, con l’obiettivo primario di tenere traccia di informazioni in tempo reale, scattando istantanee delle proprie attività quotidiane.

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I principali dispositivi esterni sono: gli smartwatch, i tracker del fitness e della salute, l’abbigliamento intelligente e gli accessori smart, come occhiali, guanti e gioielli. Ci sono poi i dispositivi impiantabili, ovvero microchip inseriti sottopelle, con funzionalità che consentono di sostituire ad esempio l’uso di chiavi e password utilizzando la tecnologia NFC, ovvero di prossimità.

Il trend 2020-2031 parla di crescita

Nel 2020, l’industria globale della tecnologia indossabile ha generato 54,8 miliardi di dollari e si prevede genererà 184,4 miliardi di dollari entro il 2031. I dati emergono da un rapporto dettagliato sui trend dei dispositivi indossabili 2020-2031 pubblicato recentemente da Allied Market Research.

Nello studio si legge che “nel 2020, il segmento dell’abbigliamento da polso ha rappresentato il fatturato massimo e si prevede che crescerà a un notevole tasso composto di crescita annuale del 13,3% durante il periodo di previsione. Il Nord America ha detenuto la quota di mercato più alta nel 2020 e si prevede dominerà il mercato globale e la Cina è il principale azionista per il mercato dell’Asia-Pacifico, con una quota di oltre il 55% nel 2020”.

Chi fa cosa con i miei dati? I rischi connessi alla wearable technology

I pronostici di crescita del mercato dei dispositivi indossabili, confermati anche dall’ingresso di tutti i grandi player del settore, sono accompagnati anche da previsioni più problematiche, legate alla sicurezza, al rischio di fuga di dati, al possibile uso poco etico e con obiettivi di condizionamento e controllo degli individui.

Tali rischi, riguardano sia i dispositivi indossabili esterni, che quelli impiantabili. Rispetto a questi ultimi, il maggior timore riguarda il possibile intento di potenziamento dell’essere umano fino a giungere al transumanesimo e alla fusione uomo-macchina. Il pericolo diviene pertanto quello di passare da dispositivi che promettono di migliorare le nostre vite, a un legame indissolubile con essi e a una progressiva perdita della consapevolezza di sé e della percezione del proprio sentire istintuale, slegato da apparati esterni.

Altre problematiche tecniche riguardano la durata limitata delle batterie e l’uso di materiali rari per produrle, le dimensioni ridotte degli schermi e i prezzi ancora piuttosto alti per prodotti di qualità.

Quali vantaggi portano i dispositivi indossabili?

L’innovazione porta con sé nuove opportunità e nuovi rischi. Tra i principali pro evidenziati dai sostenitori dei dispositivi indossabili ci sono molte convergenze con le tecnologie mediche. La tendenza nel prossimo futuro punta infatti verso lo sviluppo di dispositivi in grado non solo di raccogliere dati sulla salute delle persone, ma anche di suggerire soluzioni personalizzate e fornire cure, intervenendo ad esempio in casi di gravi paralisi, arresti cardiaci, Parkinson o epilessia.

La tecnologia indossabile poi, essendo facile da utilizzare, è vista come uno strumento valido anche per gli anziani, con la funzione ad esempio di rilevamento delle cadute e contatto con servizi di emergenza. Un altro aspetto utile è quello di velocizzare e agevolare l’assistenza medica in zone rurali o difficili da raggiungere.

Funzionalità più conosciute riguardano l’ottimizzazione della produttività e di una vita in movimento, grazie ai comandi vocali e ai promemoria fissati secondo obiettivi personali.

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Giulia Angelon

Giulia Angelon

Mi piace esplorare l’esistenza, osservandone i misteri e sperimentando la forza creatrice che genera l'atto di comunicare quando nasce dall’ascolto e dal dialogo. Per BuoneNotizie.it scrivo di benessere e innovazione in chiave culturale, imparando l’arte di esserci nelle cose con intensa leggerezza.

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