Il Web è una realtà complessa che richiede l’affinamento di alcune competenze per evitare potenziali rischi derivanti da un suo utilizzo incauto, bisogna dunque armarsi di strumenti che orientino verso un suo uso consapevole. Il Web stesso fornisce molte risorse, suggerimenti e consigli per muoversi con responsabilità all’interno di esso. Stando all’indagine di We are social, nel 2021, quasi il 60% della popolazione mondiale usava internet. La sua diffusione implica, quindi, una necessaria presa di coscienza rispetto al suo potenziale positivo e negativo per migliorare la vita digitale.

Da diversi anni si parla di consumo responsabile o consapevole, ossia l’atteggiamento di quei consumatori che valutano le conseguenze etiche e sociali delle scelte di consumo, sulla base di una conoscenza approfondita delle azioni di acquisto. Pertanto, così come nel mercato fisico,  per un uso consapevole del web è necessario acquisire conoscenze e competenze di base legate ai nuovi ambienti digitali.

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Quali sono i rischi della rete e come evitarli

I rischi del web dovuti ad un utilizzo improprio sono molteplici. Situazioni di pericolo nascono in seguito ad una scarsa cautela nel fornire i propri dati personali o informazioni relative alla propria sfera intima, ne sono un esempio l’adescamento online, la diffusione di foto o video privati, la violazione della privacy e l’esposizione a contenuti nocivi.

Altri comportamenti scorretti possono essere adottati ai danni di terzi attraverso forme di violenza digitale e psicologica, come nel caso del cyberbullismo o dell’hate speech. Ci sono rischi legati anche al proprio benessere psicologico, come la dipendenza da internet o la possibilità di alimentarne di altri tipi, come la ludopatia. Non mancano minacce legate all’utilizzo di software che violano la sicurezza dei dati e che diventano oggetto di ricatto. Infine, non mancano i danni causati da un uso distorto o strumentale dell’informazione, come nel caso delle fake news.

I rimedi esistono. Poiché il virtuale è reale, bisogna porre la giusta attenzione alle relazioni digitali non condividendo informazioni personali, contenuti o dati senza aver adottato i necessari accorgimenti. Un altro suggerimento è quello di impostare le opzioni della privacy e non avventurarsi in download da siti poco raccomandabili e senza garanzie di affidabilità. Per le richieste giunte via mail, così come per la ricerca di notizie, sarebbe bene verificarne la fonte, l’autenticità del sito e la sua web reputation.

Uso consapevole del web per trasformare la rete da trappola a risorsa

Il Web è una grandissima risorsa per chi sa usarlo con responsabilità e prudenza. Le nuove tecnologie, spesso sotto attacco per via dei rischi ad esse connessi, hanno fornito nel tempo moltissime risposte per risolvere e affrontare questioni sociali, promuovendo nuove collaborazioni tra settori pubblici e privati. Così sono nati ambiti di applicazione e sviluppo che prendono il nome di innovazione sociale digitale e che hanno come protagonista le potenzialità della rete. Al contempo il web ha permesso di superare barriere e confini promuovendo servizi e benefici per le persone, come nel caso del settore dell’educazione, della formazione e dell’informazione.

È proprio all’interno del no profit e del sociale che sono nate interessanti iniziative che puntano alla formazione e alla sensibilizzazione dell’uso consapevole del web. Esempi ne sono l’associazione Sloweb nata per promuovere l’uso responsabile degli strumenti informatici, del web e delle applicazioni Internet e organizzatrice del Digital Ethics Forum, evento dedicato all’etica digitale, o il progetto Generazioni Connesse, una piattaforma per educare e sensibilizzare all’uso positivo e consapevole di Internet. Un’altra iniziativa è il progetto Social Warning ideato dal Movimento Etico Digitale, nato dall’idea di uno studente, Davide Dal Maso, per sensibilizzare i suoi coetanei ad un uso consapevole del web, mettendone in luce le positività.

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Giacomo Capodivento

Giacomo Capodivento

Insegno religione dal 2012. Laureato in Comunicazione e Marketing e studente in Comunicazione e innovazione digitale. Per me occuparmi di comunicazione è una questione politica. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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