Sempre più spesso si assiste alla diffusione di nuovi esempi di intelligenza artificiale (IA) che, da un lato incuriosiscono i non addetti al settore, dall’altro spalancano nuove possibilità e scenari inediti. È il caso di ChatGPT e DALL-E, due applicazioni dell’ IA che sembrano trasformare in realtà film di fantascienza di qualche anno fa.

DALL-E2 e ChatGPT due esempi di intelligenza artificiale

Da quando recentemente è stato lanciato dalla startup OpenAI, ChatGPT sta spopolando tra gli utenti della rete suscitando entusiasmo e curiosità. Più o meno ciò che è accaduto con il suo predecessore, creato dalla stessa azienda: DALL-E,  un software capace di generare immagini  da descrizioni testuali.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

DALL-E, lanciato a gennaio 2021, può interpretare dei testi scritti e trasformarli in immagini o video. Ad aprile 2022 è stato sostituito dalla sua versione successiva: DALL-E2. Il suo funzionamento si basa, come accade con altri esempi di intelligenza artificiale,  su un enorme dataset di immagini e testi, per ciascuno dei quali è inserita una descrizione nel primo caso, un’immagine nel secondo.

In questo modo, grazie ad una fase di apprendimento, il modello di IA impara ad associare foto e parti testuali. La novità sta nel fatto che DALL-E2 si basa su un vero e proprio modello generativo capace di creare immagini originali a partire da una rappresentazione generica.

Come avviene in altri esempi di intelligenza artificiale, quest’applicazione si basa sullo stesso algoritmo utilizzato da ChatGPT, chiamato GPT-3, e sulla sua evoluzione GTP-3.5. ChatGPT, o chat Generative Pretrained Transformer, è un chatbot che permette di generare testi a partire da input forniti dall’utente. La cosa che ha suscitato più stupore è la pertinenza e la coerenza dei testi prodotti in linguaggio naturale.

Rischi e opportunità dei modelli di IA

Proprio alla luce di questi esempi di intelligenza artificiale, il giornalista Alex Kantrowitz, autore della newsletter Big Technology, ha chiesto al chatbot di OpenaAI di scrivere un articolo su quali futuri potrebbero derivare dall’utilizzo di modelli conversazionali avanzati. La risposta non è stata molto rassicurante, in quanto prospetta scenari terrificanti dovuti ad un uso sconsiderato delle nuove tecnologie.

Il motivo sta nel fatto che è necessario introdurre una riflessione etica quando si ha a che fare con lo sviluppo tecnologico. Si pensi a quanto possa essere pericolosa la creazione di immagini senza porre dei filtri, che permettano di identificare contenuti sensibili, ad esempio a sfondo sessuale o discriminatorio.

Un altro rischio è legato alla diffusione di fake newsdeepfake, cioè  foto o video creati con l’IA, che riproducono personaggi reali estremamente verosimili. Il ricorso a chatbot come ChatGPT potrebbe modificare l’approccio allo studio, produrre testi non inclusivi, veicolare pregiudizi o rendere superflue alcune professionalità legate all’elaborazione testuale.

Accanto ai potenziali rischi, questi due esempi di intelligenza artificiale costituiscono sicuramente un’opportunità, in quanto faciliterebbero la creazione di contenuti. I loro limiti, d’altro canto, sono un rilancio per il ruolo della responsabilità umana, si diffonde, infatti, sempre più la consapevolezza che è necessario accostare allo sviluppo tecnologico un agente morale.

Leggi anche:

Etica dell’intelligenza artificiale, un’alleanza tra cittadini e tecnologia

Perché l’intelligenza artificiale non rappresenta una minaccia

Intelligenza artificiale in Italia, una spinta alla transizione digitale

Condividi su:
Giacomo Capodivento

Giacomo Capodivento

Insegno religione dal 2012. Laureato in Comunicazione e Marketing e studente in Comunicazione e innovazione digitale. Per me occuparmi di comunicazione è una questione politica. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici