Quante volte durante gli innumerevoli viaggi aerei ci siamo chiesti che effetto farebbe utilizzare la rete internet a bordo.  Addio modalità aereo, addio libri, addio contenuti download, addio applicazioni offline; viaggiare a bordo di un aeroplano diventerà sempre più simile ad uno spostamento a terra. Questo grazie all’arrivo del 5G in volo, alla possibilità di utilizzare la rete del nostro smartphone anche mentre voliamo grazie a frequenze preassegnate. Il cambiamento sa di avanguardia nel modo di concepire il volo aereo, non più come un limite, ma sempre più come un evento controllabile. In molti sono spaventati da questa innovazione, ma il progresso è in continua espansione, non resta che adattarsi.

Utilizzare la rete 5G in aereo, sì ma solo in Europa

Entro giugno i Paesi membri dell’Unione dovranno assegnare una frequenza 5G ai velivoli delle compagnie aeree. A deciderlo la Commissione Europea con una riforma della normativa sull’uso degli apparecchi telefonici durante i viaggi aerei. Il collegamento avverrà tramite delle piccole antenne situate sugli aerei che fungeranno da celle telefoniche in grado di coprire un campo limitato come è quello di un velivolo. Il collegamento tra cella e rete satellitare avverrà a basse quote tramite i ripetitori. Quando l’aereo si alzerà di quota, invece, la cella andrà ad agganciare direttamente il segnale del satellite. Già da parecchi anni le compagnie hanno messo a disposizione un servizio Wi-Fi lento e a pagamento per i passeggeri che lo richiedessero. La differenza sta nel tipo di rete: se l’Unione Europea porterà a termine questa transizione si potrà contare sulla rete mobile 5G personale ed avere accesso a servizi estesi e veloci come mai prima d’ora.

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La frequenza europea dei radioaltimetri non è vicina alla banda di frequenza della rete 5G, per questo la decisione comunitaria tra i membri dell’UE è stata proprio quella di circostanziare il cambiamento all’interno del nostro continente. Negli Stati Uniti, ad esempio, si utilizza una frequenza per il 5G molto vicina a quella dei segnali (3,8 gigahertz e 4,2) che misurano la distanza degli aerei e degli elicotteri dal suolo. Il che rende pericoloso l’utilizzo della stessa frequenza.

Pro e contro: l’utilizzo di internet durante i viaggi aerei

Prossimamente, se le compagnie aeree prenderanno accordi con quelle telefoniche, potremmo usufruire del servizio internet in volo. Potremmo telefonare, videochiamare, navigare in internet sopra i cieli dell’Unione Europea. Certo questa è l’idea di partenza. Sarà molto complesso passare dalla teoria alla pratica. Per il momento analizzeremo i pro e i contro di questa decisione.

Come già detto le bande di frequenze della rete 5G non potranno assolutamente interferire con quelle radio dei velivoli. Finora la modalità aereo dei nostri dispositivi ci ha permesso di non allarmarci in tal senso. Ma anche oggi l’avvento della rete 5G in volo non dovrebbe destare preoccupazioni in Europa; non c’è pericolo di interferenza tra smartphone e sistemi di controllo aerei. Inoltre gli aerei moderni di oggi sono dotati di sistemi di schermatura che prevedono e interrompono disturbi di frequenza di ogni genere. L’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) dovrà inoltre effettuare delle verifiche di sicurezza prima di dare il lasciapassare.

I viaggi aerei del futuro

Necessità o vantaggio? Non è ancora chiaro se in futuro, quando viaggeremo in aerei dotati del comfort del 5G a bordo, avremmo davvero bisogno di questa innovazione. Un’opportunità che rivoluzionerà per sempre il concetto di viaggio aereo ma che sarà anche destinataria di ingenti investimenti. Quanto davvero necessitiamo di questo cambiamento? Si domandano gli scettici e i più timorosi. Ma la macchina del progresso non si frena mai. “Il cielo non è più un limite quando si tratta delle possibilità offerte dalla connettività” afferma Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno. Nel frattempo la società del multimiliardario Elon Musk, la Starlink, sta studiando una connettività aerea satellitare al cento percento, ponendosi come avversario principale nella corsa alla banda larga.

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Flavia Santilli

Flavia Santilli

Studio presso l'Università degli Studi de L'Aquila. Ho collaborato con diverse testate. Sportiva agonista e istruttrice di nuoto. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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