Intelligenza Artificiale e machine learning sono tra i protagonisti della trasformazione digitale alla quale stiamo assistendo. Il recente successo di alcune piattaforme in grado di replicare il linguaggio umano ha accresciuto l’interesse verso questo ambito. I due termini non sono la stessa cosa ed occorre comprendere il loro rapporto per poter conoscere meglio l’universo dell’Intelligenza Artificiale (IA).

La novità del settore, con cui si è chiuso l’anno 2022, è stata l’applicazione ChatGPT. Software di questo tipo non fanno altro che replicare il linguaggio umano offrendo la possibilità di intraprendere una vera e propria conversazione.

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Perché l’IA parla come una persona

Una delle sfide più grandi per gli sviluppatori dell’IA è proprio la possibilità di far sì che le macchine riproducano dei comportamenti umani, primo tra tutti il linguaggio. Per poter ottenere questi risultati si ricorre al machine learning. Intelligenza Artificiale e machine learning procedono dunque di pari passo, seppur si tratti di due cose diverse.

Mentre che cosa sia l’IA è ormai noto, meno diffusa e la famigliarità con il machine learning. Il termine definisce un processo che è alla base dell’IA, e che è preposto alla creazione di sistemi che apprendono o migliorano le performance del dispositivo che sfrutta l’Intelligenza Artificiale. È il machine learning che permette lo sviluppo di un linguaggio pseudo-umano.

Attraverso un complesso sistema di algoritmi, si dà in pasto all’IA una mole enorme di dati che diventano la materia prima dell’apprendimento dei sistemi informatici. A seconda di come i dataset vengono processati, si parla di machine learning supervisionato o non super visionato. Nel primo caso il data scientist guida il processo di apprendimento, nel secondo caso è la macchina che impara a identificare gli schemi complessi nelle informazioni fornite al fine di elaborare un output.

Intelligenza Artificiale e machine learning sono coinvolti nel trattamento automatico del linguaggio, quello che in inglese è chiamato Natural Language Processing (NLP). È grazie a questa collaborazione che è possibile avere dispositivi che interagiscono con le persone attraverso espressioni comprensibili, come se si trattasse di essere umani veri e propri.

Intelligenza Artificiale e Machine Learning: la sfida della creatività

Una delle grandi questioni aperte dal rapporto tra Intelligenza Artificiale e machine learning, in relazione al linguaggio naturale, è quella della creatività. Mentre l’IA si svincola dal mondo unicamente matematico e si avvicina a quello semantico più umano, propria grazie al machine learning, si delinea la possibilità di un’IA sempre più autonoma nella produzione di contenuti, così come avviene in alcune piattaforme.

Nel 2017, un team di musei olandesi insieme ad alcuni ingegneri, ha fatto analizzare 346 dipinti di Rembrandt ad un algoritmo. Dopo diciotto mesi l’IA ha generato quello che, a tutti gli effetti, sembra un dipinto di Rembrandt.  In campo musicale Huawei ha utilizzato l’Intelligenza Artificiale per completare la Sinfonia n. 8 di Schubert.

Tuttavia, per quanto Intelligenza Artificiale e machine learning possano aver fatto notevoli passi in avanti, non si può, allo stato attuale della tecnologia, parlare di volontà creativa e intenzionale del computer. Ciò che manca all’IA è una caratteristica fondamentale per la creatività umana, l’essere senziente, così come è stato evidenziato dal caso del programma LaMDA.

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Giacomo Capodivento

Giacomo Capodivento

Insegno religione dal 2012. Laureato in Comunicazione e Marketing e studente in Comunicazione e innovazione digitale. Per me occuparmi di comunicazione è una questione politica. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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