Cosa dà senso alla vita? Cosa rende felici gli esseri umani? Cosa fa fremere il cuore? Felicità, parola spesso abusata, sacro Graal dei nostri giorni, faro nella notte. Stato d’animo che divenne oggetto della riflessione  filosofica dalla notte dei tempi e che, ancora oggi, mantiene il suo carattere ineffabile.

Si parlerà di tutto questo al Festival della Felicità, organizzato in diverse località della provincia di Pesaro e Urbino dal 27 maggio al 5 giugno. Dieci giorni per tentare di definire l’indefinibile, di catturare l’idea, il sogno che possa essere eterna.

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Il tema sarà declinato in diversi modi, nel tentativo di restituire al pubblico la complessità dell’argomento. Una in particolare è l’accezione che diventa filo conduttore dell’evento: la parentela della felicità con l’idea di benessere. Un benessere lontano da evidenze materiali, formule matematiche, calcoli prevedibili. Una felicità data dalla salute, dal diritto al lavoro, della bellezza della letteratura e dell’arte, dal senso di giustizia e di equità.

Da questo punto parte il Festival della Felicità, il cui testimonial ufficiale Roberto Benigni darà il meglio di sé il 28 maggio alle ore 21.30 all’Adriatic Arena di Pesaro, con un programma denso di eventi, che coinvolgono lo spettatore a 360°. Si, perché, nell’idea degli organizzatori, il Festival sarà un evento esperienziale, in grado di solleticare tutti i nostri cinque sensi.

Così gusto,olfatto e tatto saranno stimolati dalle numerose degustazioni previste nel programma. Grandi concerti, come quello di Gianna Nannini, martedì 31 maggio, all’Adriatic Arena di Pesaro, risveglieranno l’udito. Oltre a questo grande nome, sono numerosi gli artisti che con la loro musica, jazz, classica, pop, funky allieteranno il pubblico del Festival. Ma oltre alla musica, anche le parole e la vista saranno protagoniste, grazie alle voci e ai volti di noti scrittori, come Mauro Corona e Andrea De Carlo, e giornalisti, come Maria Luisa Busi, o altri esponenti di spicco della nostra giustizia, per esempio  Pier Luigi Vigna, procuratore nazionale antimafia dal 1998 al 2005, e della nostra cultura, come Federico Moccia, scrittore e sceneggiatore.  E per sorridere più spensieratamente, non mancheranno neanche spettacoli ad hoc, come quello con Maurizio Lastrico, uno degli artisti più apprezzati della scorsa stagione di Zelig, che si terrà a Pesaro, in Piazza del Popolo, venerdì 3 giugno alle ore 21.

Dieci giorni per quindi riflettere, anche da lontano, su cosa rende la nostra vita unica, su cosa ci fa illuminare gli occhi, battere il cuore e increspare le labbra in un sorriso. E che ognuno trovi la soluzione che più gli piace.

Per conoscere il programma

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Isabella Berardi

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No Comments

  • Lazza ha detto:

    La “nostra cultura” italiana viene identificata in Federico Moccia? Altro che buona notizia, è una tragedia.