L’Italia, da pochi anni scenario di immigrazione, è stata, nel recente passato, luogo di partenza per milioni di persone. La ricerca di una vita migliore ha portato alla creazione di un Paese italiano sparso per il mondo numericamente identico alla popolazione della nostra penisola. Oggi arrivano immigrati, ma chi parla delle loro culture? Per lo più rari intellettuali, pochi coraggiosi operatori culturali, piccole case editrici e, per ultimo ma non meno importanti, piccole fiere del libro. E’ il caso di “Equilibri”, che si terrà a Pontinia (provincia di Latina) dal 16 al 19 dicembre 2011.
La fiera, giunta alla seconda edizione, apre ad un punto di vista ancora trascurato; a fronte di diffuse considerazioni economiche (l’immigrato è manodopera) e politico-burocratiche (con tutto il vuoto legislativo da colmare) pone al centro l’incontro culturale. C’è da questo punto di vista un cambiamento che si sta attuando in sordina; infatti, a parte i tanti progetti interculturali che nascono sempre più frequentemente nelle scuole, si ignora troppo spesso che nel nostro Paese sono entrati, e continuano a entrare, anche letterati e artisti.

Abituati a considerare solo la forza lavoro e a leggere una cronaca selettiva e cieca, non ci si rende conto della ricchezza che in questi anni si sta aggiungendo al panorama culturale italiano. Per questo le piccole realtà delle case editrici, che hanno deciso come obiettivo del loro progetto la conoscenza dell’altro, si ergono a faro della società civile. Il libro diviene veicolo di consapevolezza, storia di un’ibridazione in atto che sarebbe pericoloso ignorare: ogni cultura chiusa è destinata a scomparire, ogni cultura disposta ad acquisire non può che diventare più grande.

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A tal proposito la casa editrice Compagnia delle Lettere di Roma (www.compagniadellelettere.it), promotrice insieme all’associazione Lo Sguardo dell’altro della fiera Equilibri, sta guidando una piccola rivoluzione, promuovendo una neonata letteratura, italiana nella lingua e migrante nel contenuto, con tutte le contaminazioni del caso. La dinamica redazione della casa editrice propone presentazioni in tutta Italia, sempre condite di cibi tipici e musica etnica, due elementi vitali che consentono una condivisione diretta con il pubblico.

Silvia De Marchi è la giovane editrice che conduce l’esperienza, condivisa in pieno dalla scrittrice brasiliana Claudiléia Lemes Dias, da Anna Maria Valentino, docente presso l’Università degli Studi di Napoli e Antonio d’Angiò, esperto di psicanalisi transculturale. Un team che crede molto in una cultura che sia trasversale alle recenti e future trasformazioni, sensibile alla biodiversità e al rispetto dell’ambiente.

Il titolo di questo nuovo appuntamento fieristico è “Primavera in pieno inverno. La primavera araba e le nuove lotte per la democrazia”. Si avvicenderanno inoltre interventi sulla legalità, biodiversità culturale, cittadinanza, integrazione. Sul poster pubblicitario campeggia la parola “Equilibri”, a significare un bilanciamento perfetto tra letteratura, gastronomia e musica etnica e anche impegno sociale e ambientalista, in nome di un mondo più equo.

Pontinia è crocevia (come tutta la provincia di Latina) di tante immigrazioni diverse ed è molto attiva dal punto di vista culturale. Per quattro giorni ospiterà le più importanti case editrici che si occupano prevalentemente di intercultura.

Il teatro Fellini, fiore all’occhiello della città, accoglierà tutti gli eventi, ad ingresso gratuito, dalle 9 alle 23. Tra gli altri, spiccano i nomi dello scrittore e intellettuale algerino Tahar Lamri, che racconterà le sollevazioni nordafricane, e dello scrittore italo-siriano Shady Hamadi, che parlerà dell’attualità siriana, oltre a presentare il suo romanzo, Voci di anime.

Parteciperanno anche l’associazione Libera contro le mafie di Don Ciotti, rappresentanti del commercio Equo & Solidale e di Legambiente.

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Rosa Manauzzi

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