Da molti anni la signora Norina Ventre, insegnante in pensione, offre pasti caldi, aiuto e assistenza agli immigrati che arrivano a Rosarno – tristemente famosa per la rivolta che qui, esattamente due anni fa, si è scatenata ad opera dei migranti contro le condizioni inumane nella quali erano costretti a vivere e lavorare. La signora Norina conosce molto bene la loro condizione e, da anni ormai, tutte le domeniche organizza un pasto caldo per loro.

 
Norina, aiutata dai volontari di Caritas e Azione Cattolica, ogni domenica predispone questo appuntamento fisso di ristorazione solidale per circa 200 persone, che si alternano a tavola in scaglioni, e dedica tutta la giornata ai tanti migranti che vivono della Piana di Gioia Tauro. Nella Piana si calcola che ci siano circa 1.400 migranti, 1.000 dei quali vivono nella sola Rosarno: per la maggior parte si tratta di giovani uomini, che provengono sia dall’Africa sia dall’Europa dell’est, la cui età media difficilmente supera i 25 anni.

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“Chi viene a casa mia è sempre ben accetto. Siamo poveri in mezzo ai poveri. Abbiamo sedie rotte e tavoli vecchi” – ha dichiarato – “Ma prepariamo sempre per 200 persone. A volte il cibo ci manca, a volte resta qualche cosa. Lo facciamo ogni domenica. E due volte la settimana distribuiamo vestiti”. Nel garage di Norina, che a Rosarno è ormai conosciuta da tutti come “mamma Africa”, c’è una vecchia Fiat sempre carica di buste: ognuna di esse contiene acqua, riso, pasta, latte, ecc. “E’ il minimo necessario che, grazie a donazioni private e al Banco Alimentare, riusciamo a fornire ai migranti per le loro necessità, per il resto della settimana”. E’ sin dal 1991 che Rosarno è diventata terra di immigrazione”, ha spiegato Norina. “Una presenza che…..

 

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Laura Pavesi

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