Dal 9 maggio al 24 giugno 2012 a Reggio Emilia – nell’ambito della VII edizione del Festival della Fotografia Europea – si terrà la mostra fotografica  “100 Click 4 Change“, a cura di PianoBI. La mostra riunisce gli scatti dei fotografi volontari di “Shoot4Change“, che documentano quotidianamente i lati nascosti della società contemporanea. 100 scatti che vogliono cambiare il mondo e far riflettere, dando visibilità a chi solitamente non fa notizia e raccontando storie – orrende o meravigliose – che avvengono sotto casa così come nei luoghi dimenticati del pianeta.

Dopo il successo della prima tappa romana, la mostra “100 Click 4 Change” diventa progetto itinerante e arriva in Emilia Romagna. Protagonisti sono gli scatti più significativi di “Shoot4Change”, il network internazionale formato da oltre 700 fotografi volontari, nato su iniziativa di Antonio Amendola per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi sociali del nostro tempo, documentando i fatti – orrendi o meravigliosi – che avvengono nei luoghi dimenticati del mondo, attraverso i volti e le storie di chi li vive.

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L’inaugurazione della mostra, che è ad ingresso libero ed è stata segnalata anche dal Telegraph , è prevista per venerdì 9 maggio 2012 alle ore 19,00. Presenza d’eccezione a “100 Click 4 Change” è il fotografo Alfons Rodriguez, con i suoi reportage sulla Bosnia post-bellica, già premiati in Spagna al Godò de Periodismo e al Festival de Reportage Social y Solidario.

Non sono sempre e solo le grandi storie, quelle con la “S” maiuscola, che cambiano il mondo. Sono quelle piccole che lo cambiano davvero”, ha dichiarato Antonio Amendola, “e per questo è nata anche Shoot4Change: le storie spesso dimenticate, sottovalutate, ignorate. Quelle degli innovatori locali, quelle di chi insiste e resiste, di chi fa il volontario e spontaneamente rinuncia a parte del proprio tempo mettendolo a disposizione di chi ha bisogno. Quelle di chi porta sollievo a chi vive in situazioni di disagio sociale. Nel nostro caso”, ha proseguito Amendola, “le storie di chi insegna fotografia ai bambini di uno slum affinché abbiano una chance lavorativa e, in futuro, possano raccontare se stessi e la loro realtà al mondo esterno. O quelle di chi – con un ritratto – fa nuovamente sentire belli e visibili dei senza dimora che pensavano di essere diventati trasparenti al resto del mondo”.

Grazie a letture portfolio e ad eventi collaterali con i fotografi stessi, il pubblico avrà anche l’occasione di entrare dal vivo nel mondo di Shoot4Change e di capirne da vicino le ragioni del successo. Inoltre, per andare incontro al pubblico giovane, la mostra “100 Click 4 Change” sarà visitabile anche di notte, fino alle ore 24 e,  accogliendo la riflessione sul tema di “comunità” proposto dal Festival emiliano, arricchisce il racconto fotografico di persone, luoghi e fatti proponendo un nuovo capitolo dedicato allo sport.

Lo sport non è solo fattore di coesione e appartenenza, ma anche di riappropriazione e riqualificazione degli spazi, come emerge dagli scatti in Congo e Senegal realizzati in collaborazione con UISP – Unione Italiana Sport Per tutti. Nella foto in alto (dal titolo “Ventidue, Senegal” copyright©Antonio Marcello/Shoot4Change) vediamo, ad esempio,  la periferia degradata di Dakar, dove 22 è il numero del portiere della squadra locale, nella partita di calcio disputata con la delegazione UISP – associazione no profit che, attraverso lo sport, è impegnata in diversi progetti di cooperazione internazionale e sviluppo.

Il richiamo alla partecipazione scandisce, inoltre, i reportage a più mani dedicati alla Marcia della Pace o quelli realizzati in occasione del festival sportivo dei Mondiali Antirazzisti, in cui le squadre non giocano l’una contro l’altra, ma insieme, contaminandosi in un’unica realtà contro ogni forma di discriminazione. Una festa di sport, con tornei di calcio, basket, pallavolo, cricket, rugby e momenti di dibattito e confronto tra le realtà impegnate quotidianamente nel sociale.

Oltre allo sport, il viaggio nelle “comunità” passa per le popolazioni dimenticate che conservano indelebile la memoria del passato. Dai volti dei sopravvissuti al massacro di Srebrenica ritratti dal pluripremiato Alfons Rodriguez, si arriva così in Sicilia dove la macchina fotografica riprende i momenti di vita quotidiana di un campo profughi in cui la vita sembra essersi fermata a vent’anni fa.

Ci sono poi gli sguardi drammatici e lirici della città dei morti, il cimitero monumentale scelto dagli abitanti più poveri del Cairo come sede della propria comunità; o le esperienze di integrazione e rinascita nelle baraccopoli di Mumbai attraverso l’arte come elemento di partecipazione. E ancora tante altre storie di comunità che lottano per una cittadinanza negata, come accade in Bangladesh, o che perdono la propria identità originaria contaminandosi con la civiltà occidentale nel caso degli aborigeni cambogiani che bruciano le loro foreste per fare spazio a piantagioni di caucciù e patata dolce.

Un viaggio articolato e composto da altre innumerevoli tappe quello di Shoot4Change, la cui forza è racchiusa nella convinzione che anche con una fotografia si può partecipare al cambiamento raccontando il mondo da nuovi punti di vista, fino a rintracciare, anche nel nostro quotidiano, la bellezza nell’orrore e l’orrore nella bellezza.

Anche per questo, dopo Roma e Reggio Emilia, la mostra “100 click 4 Change” intende toccare altre città in Italia e all’estero. “Saremo a New York a luglio e poi di nuovo a Roma a dicembre” ha concluso Amendola, anche al di là della formula del racconto in 100 scatti che potremmo rivedere. Intendiamo toccare presto altre città in Italia e all’estero, raccontando anche così, oltre che sul web, le storie ‘invisibili’ proposte man mano da tutti i fotografi del network”. 


Mostra fotografica “100 Click 4 Change”
Dal 9 maggio al 24 giugno 2012
Chiostri della Ghiara – Via Guasco 6 – Reggio Emilia
Dal lunedì alla domenica, ore 10:00 – 24:00, Ingresso libero

Per ulteriori informazioni:
[email protected]
press@shoot4change – Serafino Rescina
[email protected] 

 

 

 

 

 

 

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Laura Pavesi

Laura Pavesi

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