La passione per il mare lo ha salvato da un futuro che sembrava già segnato. La bella storia di cui vi parliamo è quella di Giuseppe Verdone, 18 anni, siciliano, uno dei tanti ragazzi con un passato di “minore a rischio”, ma con un presente che si è già riscattato. 

La testimonianza di Giuseppe è solo una delle tante esperienze positive che hanno coinvolto circa 400 ragazzi siciliani nel progetto “Crescere educando”, nato proprio per aiutare i giovani a rischio a reinserirsi in un percorso di legalità. 

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Grazie a questo progetto, Giuseppe ha scoperto la passione per la vela. E, dopo soli tre mesi di allenamento, è riuscito a fare il “drizzista” in regata, cioè ha imparato ad issare tutte le vele, in una competizione di primo piano come la regata Palermo-Montecarlo.

Una passione, quella per la vela, che lo ha spinto a prendere anche la patente nautica e che lo porterà a diventare presto istruttore presso la Lega Navale Italiana, sede di Palermo.

Che il suo impegno come velista sia diventato una vera e propria passione, lo si vede anche dal tatuaggio a forma di ancora che porta orgoglioso sul collo. Dopo quello che ho passato, voglio far capire ad altri ragazzi quanto è bello il mare, ha dichiarato Giuseppe.

Le iniziative che hanno coinvolto Giuseppe ed altri 400 ragazzi delle province di Palermo, Caltanissetta e Messina nel progetto “Crescere educando” sono molteplici: si va dai corsi di cucina a quelli di vela, dalla costruzione di barche a vela alla realizzazione di cortometraggi (uno dei corti sarà anche presentato al prossimo “Giffoni Film Festival”).

Ieri, a Palermo, è stato siglato un Protocollo d’intesa che coinvolge la Cooperativa sociale “Azzurra”, il Centro per la giustizia minorile della Sicilia e la lega Navale di Palermo, per il proseguimento del progetto. L’iniziativa “Crescere educando” è finanziata dall’Assessorato regionale della Famiglia e dal Ministero della Gioventù con i fondi dell’Accordo di programma-quadro “Giovanni protagonisti di sé e del territorio”, ed è sostenuta anche dalla provincia di Palermo.

Sempre ieri, uno dei momenti salienti della cerimonia è stato, alla Cala di Palermo, il varo di un’imbarcazione costruita dai ragazzi. Alla costruzione della barca a vela hanno partecipato 15 ragazzi, che hanno lavorato al progetto in un vero e proprio cantiere dell’area industriale di Carini. ”Si tratta della quinta barca realizzata dal 2005 ad oggi”, ha spiegato Giuseppe Tisci, presidente della Lega Navale di Palermo. “Ogni anno offriamo gratuitamente lezioni di vela ai giovani disagiati e, grazie a questa intesa, potremo offrire sicuramente maggiori opportunità di crescita”.

 

 

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