La struttura mobile di Loreno era stata data dalle fiamme nella notte tra il 17 e il 18 luglio scorsi (nella foto sotto). Ma lui ha denunciato il racket gestito dalla ‘ndrangheta e ha testimoniato al relativo processo. Questa settimana, in occasione della riapertura del chiosco, centinaia di giovani della Città Studi hanno voluto testimoniare la loro solidarietà concreta a Tetti, tanto che il pane è finito in pochissime ore.
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SostieniciSorpreso e felice di vedere tanti giovani in suo sostegno, Tetti ha confessato che si aspettava, però, “più sostegno morale ed economico dal Comune. Dalle Forze dell’ordine è arrivato, dal Comune meno”. Ristoratore da più di 30 anni, dopo il fallimento del suo ristorante in zona Vercelli (“servivo piatti a tutti i vip della Milano da bere”, racconta), Tetti ha cominciato a servire panini agli studenti, che lo hanno praticamente “adottato” e che, a quanto dicono, hanno tutta l’intenzione “di stargli accanto nella scelta che ha fatto”.
Ma non sono solo gli studenti, quelli di Fisica in particolare, ad essere solidali con Loreno Tetti. Con loro c’erano anche il presidente della Commissione Antimafia, David Gentili, rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle assoziazioni anti-mafia milanesi, e Nando Dalla Chiesa (figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia nel 1982 a Palermo).
Attualmente, a proteggere il chiosco sono impegnate a rotazione 3 pattuglie, con agenti sia in divisa sia in borghese, come ha spiegato Marco Granelli, Assessore alla sicurezza del Comune di Milano, il quale ha ribadito l’impegno dell’amministrazione “per non lasciare solo chi ha avuto il coraggio di denunciare e per continuare a presidiare le zone dove c’è attività commerciale e spaccio”.
Fonte: www.ilgiorno.it