In questa regione, dove – riferisce l’agenzia Misna – vivono all’incirca due milioni di persone, per lo più di fede musulmana, questo coraggioso vescovo ha avviato un importante simposio dal titolo “Violenze nel nome della religione: una preoccupazione per tutti”, sul tema del dialogo interreligioso quale unica via alla pace del vivere comune.
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SostieniciNegli ultimi mesi, la Nigeria ha tristemente guadagnato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo a causa della ripresa senza sosta degli scontri e degli attentati terroristici che stanno profondamente scuotendo il già precario equilibrio di questa splendida e complessa terra. Terra che oggi rivendica orgoglio e coraggio, le cui genti nutrono la speranza nell’alterità, consapevoli della propria identità e fiduciosi nella promozione del dialogo interreligioso.
In un documento approvato al termine del simposio, in merito agli attentati rivendicati dal gruppo armato Boko Haram, che sostiene di battersi per l’applicazione della sharia, il gruppo di lavoro ha tenuto a far sapere che “Boko Haram afferma di essere un gruppo islamico” – si sottolinea nel testo conclusivo – “ma le sue stragi sono condannate alla stessa maniera sia dai cristiani che dai musulmani”.