Lo studio inaugura una rivoluzionaria applicazione delle nanoparticelle sull’energia solare. La ricerca è stata promossa da Naomi Halas e Peter Nordlander della Rice University.
Riscopri anche tu il piacere di informarti!
Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.
SostieniciGli autori rivelano che la luce solare può essere usata per creare vapore praticamente senza riscaldamento di liquido con straordinari potenziali benefici sociali come la maggiore efficienza energetica nella distillazione dell’alcol, nuove e pratiche strategie per la purificazione e la desalinizzazione dell’acqua e fonti di vapore compatte per la sterilizzazione dei servizi igienico-sanitari in luoghi poveri di risorse.
Il tutto sfruttando le nanoparticelle metalliche in grado di assorbire grandi quantità di luce con un conseguente aumento repentino della loro temperatura (fino a 100 gradi Celsius, cioè 212 gradi Fahrenheit – punto di ebollizione dell’acqua). In questo modo, intorno alla superficie di ciascuna particella si forma un vapore che può essere posto in acqua o in altri fluidi.
Fonte: AGI