Vi è mai capitato di vedere il vostro volo cancellato dal tabellone delle partenze e di rimanere bloccati in aeroporto? Di sicuro non dev’essere un’esperienza piacevole. Ma se dovete partire assolutamente per cause di forza maggiore, il disappunto iniziale può trasformarsi in un dramma.

Ed è ciò che è capitato ad una donna di Detroit, Jelena Ma, che, insieme ai due figli, doveva andare a New York per partecipare al funerale del padre. Il funerale era previsto per le ore 9 del mattino successivo, ma, dopo un’estenuante attesa di oltre cinque ore, il volo era stato cancellato e il primo volo utile per New York sarebbe decollato solamente il giorno dopo nel pomeriggio.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Per Jelena l’unica soluzione per arrivare in tempo era prendere l’auto e guidare tutta la notte: solo così lei e i ragazzi ce l’avrebbero fatta. Ma c’era un altro scoglio enorme da superare: i figli di Jelena non hanno ancora la patente e lei era consapevole di essere troppo stanca per poter guidare tutta la notte.

Disperata, ha iniziato a chiedere ai presenti se qualcuno era disposto viaggiare in auto con loro per tutta la notte, senza interruzioni, e a darle il cambio al volante per riuscire a coprire in tempo i circa 990 km che separano Detroit dalla Grande Mela.

Jelena aveva un disperato bisogno di aiuto per coprire le molte ore di viaggio previste per una tale distanza e questo ha fatto scattare la solidarietà e la generosità di alcuni sconosciuti. Il primo ad accettare la sua proposta è stato Zach Rotter, uno studente di 21 anni.

“Mentre ero in fila per poter cambiare il mio biglietto con un altro volo, Jelena si è avvicinata e mi ha spiegato la sua situazione”, ha raccontato alla stampa. “Il funerale del padre era previsto alle 9 del mattino seguente. Voleva andare in auto, perché non ci sarebbe stato un altro volo fino al pomeriggio del giorno dopo”.

Oltre a Zach, Jelena ha trovato l’aiuto di un’altra donna diretta a New York, che ha voluto restare anonima, e di una giovane di 20 anni di nome Leanne Falzon. “Eravamo in molti in lista d’attesa per andare a NY. E tutti avevamo un posto di lavoro da raggiungere. Così, appena ho sentito che in auto c’era ancora un posto libero”, ha detto Leanne, “ho contattato l’ufficio prenotazioni”.

Dopo aver trovato i tre “buoni samaritani”, il fratello di Jelena è venuto a prenderli all’aeroporto di Detroit e li ha accompagnati a Ann Arbor, città vicina a Detroit. Qui, i sei hanno cenato a casa di Jelena e, verso le dieci di sera, hanno caricato i bagagli sulla sua auto e sono partiti.

“Jelena ha fatto il primo turno di circa un’ora, finché ci siamo immessi nella giusta autostrada”, ha raccontato Zach. “Ha preparato un letto di fortuna per i figli sui sedili posteriori, dopodiché noi quattro ci siamo alternati al volante”.

E dopo nove ore di viaggio ininterrotto il gruppo è arrivato alle 8,36 del mattino seguente a Penn Station (New York) e Jelena ha potuto arrivare puntuale alle 9 al funerale del padre, che si è svolto a Chinatown.

“Appena scesi dall’auto abbiamo fatto una foto tutti insieme”, ha detto Zach alla stampa. “Abbiamo condiviso questa esperienza e non mi sembra ancora vero che ce l’abbiamo fatta. Sembrava la trama di un film. E’ stato quasi surreale”.

E Leanne, da parte sua, ha concluso: “Ripensandoci ora, è stata un’esperienza molto divertente. Abbiamo riso per tutto il viaggio, eravamo increduli di quanto stava accadendo e abbiamo cercato di tenerci su di morale l’un l’altro. Se si ripresentasse una circostanza simile, non direi di no a persone altrettanto brave e simpatiche”.

 

 

Condividi su:
BuoneNotizie.it

BuoneNotizie.it

Dal 2001, BuoneNotizie.it raccoglie e pubblica notizie positive e costruttive per farti riscoprire il piacere di essere informati. Crea la tua dieta mediatica e scopri cos'è il giornalismo costruttivo.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici