Due anni fa il lancio sul mercato e oggi l’acquisizione da parte del colosso dell’e-commerce Amazon: questa l’incredibile ascesa di GoPago, startup fondata e diretta da un gruppo di italiani, che ha elaborato un innovativo sistema che permette di saltare le code alla cassa nei bar, saloni di bellezza, tintorie, concerti, potendo ordinare e pagare direttamente dal proprio smartphone.
Comodità, rapidità e tecnologia: tre chiavi di successo nate quasi per caso. L’idea è venuta ai fondatori, Leo Rocco e Vincenzo Di Nicola, durante una partita di baseball. “Eravamo a San Francisco, allo stadio dei Giants, e stavamo guardando una partita di baseball contro i Washington Nationals. – racconta in un’intervista del 2011 al Corriere della Sera Di Nicola – Ahimè finiscono le birre e Leo si alza per ordinarle. Poco dopo, l’urlo della folla: Barry Bonds aveva appena battuto il record sacro di homerun segnati nella storia del baseball Americano. E lui se lo era perso…”
Dalla delusione (e arrabbiatura) di essersi perso un momento storico del baseball ecco che scatta l’idea nella mente di questi due giovani, che in America stavano studiando e lavorando per due colossi come Microsoft e IBM. Non solo italianità al timone, ma anche ai remi: il team di sviluppo software è fatto dai ingegneri dei Bel Paese, in parte trasferiti in California, in parte rimasti qui a lavorare da remoto.
Ma come funziona GoPago? Lo spiega Di Nicola in questa intervista rilasciata a Italiani di Frontiera nel 2011:
La notizia dell’acquisizione della startup italo-americana è del 12 dicembre, giorno in cui Vincenzo Di Nicola, ha scritto su Facebook: “Take good care Amazon”, una frase che racchiude tutta la soddisfazione del successo raggiunto, ma anche quella malinconia di lasciare andare una creatura che si ha fatta nascere e crescere, per permetterle di intraprendere una nuova vita.