C’è un’azienda in Italia dove non si timbra il cartellino, dove le mamme sono incentivate a stare coi bimbi (grazie al 50% dello stipendio, invece del 30%) e dove c’è un asilo nido per quelle che vogliono rientrare al lavoro, dove i dipendenti hanno a disposizione un maso e una casa nel Gargano da utilizzare per le vacanze insieme alle loro famiglie.

L’azienda ha sede a Bolzano, il suo titolare si chiama Heiner Oberrauch ed è tra i 10 vincitori della XIII edizione del premio “Il Campione-City Angels”. “Dal 1983 titolare del gruppo SALEWA, azienda di Bolzano leader in Europa, un vero “multi-specialista” nell’outdoor, all’avanguardia sia nei rapporti col personale, sia per l’eco-sostenibilità dell’head-quarter” : è questa la motivazione che gli è valsa il riconoscimento di “Campione per l’imprenditorialità”. Abbiamo chiesto al Sig. Oberrauch di raccontarci la sua storia e quella della sua azienda – leader indiscussa nell’abbigliamento outdoor, calzature e attrezzatura da montagna. Un mix vincente di passione per la montagna, innovazione, attenzione per le persone e per l’ambiente, tecnologia tedesca e design tutto italiano.

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Sig. Oberrauch, Lei ha vinto il premio “City Angels-Campione per l’imprenditorialità” per i rapporti all’avanguardia con i suoi dipendenti. Da dove nasce questo rapporto, così innovativo e unico?

“Una struttura di questo tipo è sempre stata nei miei sogni, realizzare qualcosa di nuovo e unico che potesse diventare anche un punto di riferimento e un luogo di incontro per i cittadini di Bolzano e dell’Alto Adige, un’azienda che vive il nostro momento di crescita ha il dovere di spendersi per il territorio che la ospita e le ha permesso di svilupparsi.
La nuova casa di SALEWA rappresenta la prova concreta di un impegno che l’azienda ha sottolineato nella propria dichiarazione di Corporate Social Responsibility. La strategia CSR di SALEWA ruota intorno alla “persona” in quanto essere umano. Come imprenditore è mio compito dare valore alle persone con cui collaboro, creando un ambiente di lavoro in cui si sentano completamente a proprio agio; i nostri dipendenti e tutti gli stretti collaboratori, ma anche i cittadini dove le diverse filiali dell’azienda hanno sede, sono al centro delle nostre attenzioni.
Ecco perché nella realizzazione della nuova sede è stata attribuita grande importanza all’edificazione nel rispetto della natura e degli aspetti sociali. Il nuovo quartier generale di Bolzano è stato concepito in modo da essere quasi totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico. Il tetto dell’edificio ospita un impianto fotovoltaico all’avanguardia, con una capacità annua complessiva di circa 420 Megawatt-ore, in grado di abbattere di 2000 tonnellate l’emissione di CO2 nell’atmosfera.
Quando avrò settant’anni e, seduto fuori dal mio maso, mi chiederò che cosa dà un senso alla mia vita, vorrei potermi rispondere: gli dà senso avere costruito una casa per i miei collaboratori che non produce CO2, nella quale si sentono le voci dei bambini ospiti dell’asilo nido aziendale, con una mensa che propone prodotti a km zero, una palestra fitness e un parco pubblico che circonda l’edificio, nel quale dipendenti e cittadini si posso rilassare”

Tra le motivazioni del premio “Il Campione-City Angels” c’è anche l’eco-sostenibilità del nuovo quartier generale di Bolzano, certificata CasaClima Work&Life…

SALEWA4La nostra sede è più di un semplice luogo di lavoro. È una piattaforma di vita dove le persone si incontrano, lavorano, praticano sport e socializzano.
Un luogo di lavoro, ma non solo, dicevamo. Infatti, oltre alla presenza di uffici con aule riunioni, showroom, sale conferenza, abbiamo anche un asilo nido, uno spazio fitness e, fiore all’occhiello del progetto, una palestra di roccia con uno spazio per eventi da adibire soprattutto alla promozione degli sport alpini e della montagna. La palestra è immersa nella natura di un parco pubblico che funge da “polmone verde” e zona relax per i dipendenti, non solo di SALEWA, ma anche delle aziende circostanti, con libero accesso a chiunque voglia trascorrere un momento di pausa. Abbiamo espressamente chiesto di avere elementi che caratterizzino l’edificio come un luogo della città.
Nella nostra storia, abbiamo sempre cercato di creare l’ambiente ideale perché le persone possano coltivare il proprio successo e, con il nuovo edificio, riteniamo di aver creato un polo attrattore per numerosi talenti che potranno trovare in OberAlp Spa (il gruppo di cui fa parte SALEWA, n.d.a.) un terreno fertile dove poter crescere professionalmente”.

Cosa l’ha portata ad aprire il quartier generale di OberAlp Spa e SALEWA a Bolzano e qual è il rapporto tra l’azienda e la città?

“Da quando ho acquisito il marchio SALEWA nel 1990, il quartier generale è sempre stato a Bolzano. Tutto è iniziato quando avevo 19 anni e mio fratello 21, nostro padre, che aveva un negozio di confezioni, ci ha fatto notare che a Bolzano mancava un vero negozio di sport. È nata così la catena di punti vendita Sportler: che oggi, sotto la gestione di mio fratello, è costituita da  21 filiali e due negozi Bergzeit. Dopo 3 anni dalla sua nascita ho deciso, di comune accordo con mio fratello, che avrei fatto l’importatore.
Una delle prime aziende con cui ho incominciato a lavorare è stata SALEWA, una cooperativa di sellai e tappezzieri di Monaco. A quel tempo SALEWA non faceva però molto nel settore abbigliamento, io provengo invece da una famiglia con una lunga tradizione nel tessile e avevo stipulato il seguente accordo: disegnavo e organizzavo i campionari e, in contropartita, potevo distribuire gratuitamente il marchio per l’Italia. Nel 1990 il fatturato dell’abbigliamento era superiore a quello dell’attrezzatura ed è stata una conseguenza logica per noi rilevare il marchio.
Vivere e crescere in una città multiculturale come Bolzano ha molti lati positivi, parliamo due lingue e questo ci permette di capire e vivere due mentalità. Da una parte c’è la competenza tecnologica tedesca e dall’altra il gusto e il design italiano, un mix vincente insomma”.

Quali sono gli obiettivi che si prefigge e le sfide future?

“La filosofia che ci guida da sempre è quella dell’innovazione. Investiamo dal 7 all’8% del fatturato nel settore Ricerca e Sviluppo. Il problema di questo periodo di crisi, secondo me, è che sia nella politica che nell’economia si ragiona sul breve termine, una famiglia pensa invece in termini di generazioni e noi, come azienda familiare, seguiamo questa filosofia: investire nell’innovazione è pensare a lungo termine.
Per il futuro abbiamo individuato tre mega-trend: più spazio; più tempo; la ricerca di uno stato di salute e benessere sempre migliore. E, per le sue caratteristiche intrinseche, la montagna aiuta a realizzare tutti e tre questi obiettivi”.

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Laura Pavesi

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