Dopo 380 giorni di lavori, si è concluso con successo il restauro della Casa del Criptoportico, il primo dei cinque cantieri del “Grande progetto Pompei”, un piano d’intervento che prevede la riqualificazione dell’area archeologica nel suo complesso, entro il dicembre 2015. I lavori di restauro della Domus sono iniziati il 6 febbraio dello scorso anno e sono stati portati a termine nei tempi prestabiliti: un buon inizio, quindi, che fa ben sperare nell’apertura di una fase nuova per Pompei, tristemente al centro della cronaca, negli ultimi anni, per numerosi episodi di degrado e per il drammatico crollo della Casa dei Gladiatori.
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SostieniciI lavori che si sono appena conclusi sono propedeutici a una seconda fase che riguarderà il restauro degli apparati decorativi: stucchi, pitture parietali e pavimenti a mosaico. Intanto “proseguono con regolarità anche i lavori presso gli altri cantieri del Grande Progetto Pompei – ha dichiarato il Soprintendente di Pompei, Luigi Malnati – di prossima chiusura il restauro della Casa delle Pareti rosse”; si prevede, anche in questo caso, una prima fase di restauro architettonico e strutturale dell’edificio e un successivo intervento di restauro conservativo degli affreschi. Parallelamente, è in corso anche il recupero di altri tre edifici: la Casa dei Dioscuri, la Casa di Sirico e la Casa del Marinaio. Il Grande Progetto Pompei comprende, inoltre, una serie di interventi di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, di protezione degli edifici dalle intemperie, con conseguente aumento delle aree visitabili e di potenziamento del sistema di videosorveglianza.