Roland Fischnaller è famoso per essere l’uomo che “surfa” sulla neve. Snowboarder italiano di grande talento, appena eletto campione del mondo con l’oro vinto ai recenti Mondiali, prima di potersi dedicare interamente allo sport ha lavorato come carpentiere. Oggi Roland ha trentaquattro anni e dei suoi avversari – molto più giovani – invidia non tanto l’eta ma la fortuna di aver avuto una formazione diversa dalla sua. «La maggior parte di loro ha frequentato il liceo sportivo in Austria o in Germania» dice Fischnaller. «[…] Io dopo le scuole medie sono andato a lavorare e mi allenavo solo la sera dopo una giornata di fatica». Ronald, atleta lo è diventato lo stesso. La sua determinazione e la possibilità di entrare nel corpo militare gli hanno infatti permesso di perseguire e conquistarsi un posto nell’olimpo dello sport.

Ma sono tanti i talenti di ragazzi che rimangono inespressi o che non raggiungono le vette dell’agonismo per l’impossibilità di riempire il gap, di seguire le loro pulsioni e di vivere i propri desideri. Frequentare un corso scolastico e praticare uno sport a livello professionistico non è cosa facile. Gli orari di studio e gli impegni degli allenamenti diventano sempre più inconciliabili e molti ragazzi sono costretti a scegliere: o lo sport o l’istruzione. Ma questo non dovrebbe essere permesso.

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Essere un atleta, ricordava Benedetto XVI in occasione dell’inaugurazione dei giochi olimpici di Londra 2012, comporta molti sforzi: «gli atleti si misurano costantemente con i propri limiti e ogni giorno si impegnano per migliorarsi, per superarsi e – alla fine – vincere». Le esperienze di vita dei campioni diventano modelli da imitare. Fatica, rigore, serietà, duro lavoro e tanta dedizione. Valori questi che non solo guidano le scelte degli atleti, ma anche incarnano i valori insegnati oggi negli istituti scolastici limitrofi ai campi da sci, non più solamente in Austria e Germania, ma anche in Italia.

Un caso all’avanguardia è quello dello Ski College “I. Bachmann”, liceo di Tarvisio nato nel 2000 e dedicato agli atleti agonisti di neve e ghiaccio. Qui i giovani studenti hanno la possibilità di migliorare le proprie performance sportive che hanno l’obiettivo di entrare nelle squadre di Comitato e in quelle Nazionali, conciliando questo percorso con lo studio per conseguire il diploma di maestro di sci o guida alpina.

Il liceo sportivo, sostenuto sin dagli esordi dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Udine, dal Comune di Tarvisio, dal Coni e dalla Fisi Nazionale, permette agli atleti di vivere totalmente la competizione e il cammino di maturazione umana che è la vittoria. Sperimentare tenacia, pazienza e umiltà. Doti che fanno di un individuo non solo un buon atleta, ma una persona migliore.

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Valentina Marchioni

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