Porto il numero 3 sulla maglia, è il numero tre della nostra bellissima Costituzione, quello che sancisce che siamo tutti uguali davanti alla legge, senza distinzione alcuna”. A dirlo è Sara Gama, capitano della Nazionale Italiana Femminile di calcio e simbolo della pari opportunità nello sport. A lei sulla Rai è dedicato uno special. Le sue compagne di Nazionale, invece sono protagoniste di videoclip della campagna di comunicazione ideata dal Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri. L’obiettivo in Italia è raggiungere la parità di genere nello sport dando più voce e più tutele alle atlete.

Sport e parità di genere: nuova aria per lo sport

Se fosse un ragazzo che gioca a calcio il mondo sarebbe ai suoi piedi. E giornali e i media non parlerebbero d’altro. Invece è una ragazza che fa ginnastica ritmica. Ad un livello stratosferico. Cambiamola questa percezione assurda. Lo sport e gli sport minori.” L’atleta di cui si parla è Sofia Raffaeli, vincitrice di 4 ori ai Campionati del mondo. L’autore del post, condiviso oltre 6000 volte, è Soumaila Diawara attivista e poeta maliano rifugiato in Italia. Sul minor tifo di pubblico, incide anche la minore visibilità sui media. “Nuova aria per lo sport” è la campagna di comunicazione del Dipartimento dello sport che promuove la parità di genere, dando più voce alle atlete.

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Testimonial sono le altlete della Nazionale di Calcio femminile. “Ora posso dire che la mia professione è giocare a calcio. Sono una donna che di mestiere fa sport. Fino a qualche anno fa questo non era possibile, non era neanche pensabile.” A dirlo, Francesca Durante, calciatrice della Nazionale. Nella sua pillola social, Elisa Bartoli osserva: “Vedo tanti genitori che segnano le proprie figlie a calcio e questa è una cosa stupenda. Sta cambiando tutto, ma dobbiamo ancora fare dei passi in avanti.” A Laura Giuliani il compito di incoraggiare a non tradire mai i propri desideri, valori principi.

Anche se vi dicono che siete piccole, ricordatevi che non siete mai piccole abbastanza per pensare con la vostra testa.

Più voce e più tutele alle donne grazie allo sport

Tra i problemi messi in luce sui media, c’è la discriminazione nei confronti delle atlete dovuta alla maternità. La vicenda della pallavolista Lara Lugli è un esempio emblematico. Per la Festa internazionale della donna del 2022, Lugli ha denunciato pubblicamente i problemi legali con la dirigenza della squadra in cui giocava, dopo l’annuncio della sua gravidanza. L’atleta è stata denunciata per danni dalla società perché in stato interessante, con rescissione di contratto, quindi senza stipendio. Un problema vissuto da molte atlete, non solo in Italia, che possono vedersi sfumare anche la promozione a livello professionistico. È cambiato qualcosa dopo un anno? Sì, con la riforma dello Sport. Il cuore del provvedimento (decreto legislativo 36/2021) è il riconoscimento di una tutela previdenziale e assicurativa che coprirà la maternità, così come la malattia e gli infortuni ai lavoratori del settore. Dal 2023 poi il fondo di maternità per le atlete, ha un incremento di 2 milioni di euro.

Parità di genere nello sport, in Italia più voce e più tutele alle atlete

“Un passo contro la violenza”: più tutela alle donne con lo sport

Non c’è parità di genere laddove c’è violenza. Per questo, nella settimana in cui cade la Festa internazionale delle donne, 8 marzo, Sport e Salute spa, azienda pubblica finanziata dal Ministero delle Finanze e gestita dal CONI, ha promosso un bando sportivo.
Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3, nel nostro Paese i recenti dati Istat (12/2022) rilevano che il 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Lo sport è un mezzo per costruire una rete di relazioni e solidarietà tale da consentire alle donne di tornare alla vita sociale dopo il trauma sofferto.
Per questo motivo Sport e Salute spa ha avviato l’iniziativa “Un passo contro la violenza”. Si tratta di un Bando di Gara promosso e finanziato dalla Società e ideato il 25 novembre 2022 per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. I dipendenti, attraverso il loro impegno, hanno dato valore ai loro passi e li hanno “convertiti” in una somma di € 15.000 da devolvere a favore di Enti del terzo settore.
Vincerà il miglior progetto che proporrà attività sportive per le donne vittime di violenza e abusi, non solo fisici ma anche psicologici, utili al loro reinserimento nel tessuto sociale. Lo sport, quindi, è mezzo per costruire insieme una rete di relazioni e solidarietà tale da consentire alle donne di tornare alla vita sociale dopo il trauma sofferto.
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Anna Restivo

Anna Restivo

Editor e creator freelance nel motorismo sportivo e storico.  Ho collaborazioni in F1 dal 2014, passando anche dalla Motogp, e dal 2019 in manifestazioni di auto e moto d'epoca. Mi piace raccontare il motorismo e le sue connessioni con società, arte, ambiente, creando format e progetti. Attualmente collaboro con BuoneNotizie.it, grazie al quale ho avuto l'opportunità di conoscere il giornalismo costruttivo.

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