Buon lunedì

L’università studia la Leadership delle Mamme?

di 30 Ottobre 2011Marzo 6th, 2024No Comments

Oltre ai classici manager d’azienda, anche le mamme (e in fondo tutti noi) possono sviluppare la leadership. Lasciando perdere per un istante le definizioni accademiche di “leadership”, possiamo dire che essere leader significa sostanzialmente saper influenzare altre persone grazie al proprio modo di essere, fare e parlare.

Da questo punto di vista (volutamente semplificato) tutte le persone che pensano di voler influenzare qualcun altro, dovrebbero cercare di essere leader migliori. Dovresti cercare di essere un leader migliore se hai dei collaboratori in azienda. Dovresti migliorare la tua leadership se sei un allenatore sportivo di qualsiasi livello, se sei un insegnante che ama la sua materia e vuole trasmetterne la passione, ma anche se sei una mamma o un papà che tiene a far “rigar dritto” i figli, o se sei preoccupato per la “brutta piega” che ha preso un amico che vuoi aiutare.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Influenzare gli altri in senso positivo e per il reciproco interesse significa cercare di essere leader. E non è una cosa “grandiosa o rara” ma un esercizio quotidiano che riguarda tutti noi: è solo che non siamo abituati a chiamarla leadership!

Alle volte è molto difficile farlo, e proprio se sei un manager, un insegnante, un allenatore, un genitore o un amico impegnato, lo sai benissimo!

Per essere un leader migliore devi avere ottimismo e fiducia in te stesso ma anche “ottimismo sociale”, cioè fiducia nel fatto che le persone possano cambiare in meglio. Non è facile né veloce, ma si può fare. Per questo devi essere ottimista, altrimenti non ci provi nemmeno, oppure alla prima difficoltà molli tutto e torni a pensare che nulla si possa cambiare e che le persone sono quello che sono! Ed è il pensiero più pessimista che esista!

Ti do una buona notizia: se leggi BuoneNotizie.it sei già un po’ ottimista, pertanto hai già le carte in regola per sviluppare la tua leadership positiva!

Ma torniamo alle “mamme” con cui ho aperto l’articolo: voglio parlarvi di loro perché le ritengo un buon simbolo della volontà spontanea e naturale di voler fare del bene agli altri (i figli) e cioè influenzarli con una leadership ottimista. Ora ti parlerò degli studi scientifici che da sempre si fanno, per capire come essere leader migliori.

E’ noto che le facoltà come psicologia, sociologia ed economia siano pertinenti allo studio della leadership dal punto di vista scientifico, ma in genere questi studi riguardano le dinamiche aziendali e il rapporto professionale tra il capo e i collaboratori. Corsi di laurea come Scienze Manageriali sono proprio finalizzati a creare dei manager consapevoli del loro ruolo di leader e non semplicemente conoscitori delle dinamiche aziendali.

Come cultore della materia presso la cattedra di Psicologia del Lavoro proprio alla facoltà di Scienze Manageriali di Pescara, ho l’occasione di tenere dei brevi seminari su questi argomenti e alla fine di questo articolo troverai la possibilità di scaricare un file mp3 con la registrazione integrale di una di queste lezioni sulla Leadership.

È noto che gli studi accademici sulla leadership abbiano avuto tre grandi fasi a partire dai primi del ‘900 fino ad oggi. Trovi i dettagli di queste fasi nel file mp3, ma il punto chiave è questo: le prime due fasi si sono concluse perché si arenavano nella convinzione pessimistica che né il leader né i collaboratori potessero cambiare il loro modo di pensare ed essere.

Le amare conclusioni delle prime due fasi erano che “Leader si nasce” e che “bisogna cercare di adattarsi ai collaboratori perché sono quello che sono”.

Le prime due fasi dunque non avevano portato delle buone notizie. Ed è invece la terza fase a farlo, perché le ricerche più recenti hanno invece dimostrato che è possibile cambiare in meglio e che anzi il vero compito del Manager Leader è proprio influenzare e guidare il miglioramento dei propri collaboratori e non solo “comandare”.

Il vero leader è colui che essendo disposto a “cambiare se stesso” è in grado di ispirare gli altri a fare altrettanto.

Insomma l’università e la scienza in 100 e passa anni di ricerca ha “scoperto” quello che le mamme sanno da sempre: bravi genitori non si nasce, ma lo si diventa con la passione e l’ottimismo, perché influenzare i figli è un mestiere difficile e richiede la capacità di essere un buon esempio, cioè un leader!

Forse non esisteranno mai studi accademici sulla “Leadership delle Mamme”, ma nel mondo ci sono certamente più genitori che manager ed è proprio a tutte le persone che vogliono essere bravi genitori che auguro di essere Genitori Leader dell’Ottimismo.

Tutti abbiamo bisogno di ispirazioni positive e BuoneNotizie.it ci aiuta proprio in questo, ma ognuno può fare altrettanto con le persone che può influenzare positivamente.

Anche per questo invito tutti i lettori di questo sito ad unirsi al gruppo Facebook del “Club degli Ottimisti”, per trovare altre ispirazioni da usare per alimentare la propria leadership ottimista.

Naturalmente un invito speciale per tutte le mamme!

LEGGI ANCHE:

Omaggio a Steve Jobs: le tre storie vincenti di Steve per non arrendersi mai davanti alle difficoltà

“Un amico ottimista” per affrontare al meglio la vita: il primo libro edito da BuoneNotizie.it

Condividi su:
Sebastiano Todero

Sebastiano Todero

Sebastiano Todero è un formatore e psicologo del lavoro, appassionato di molti temi sulla crescita personale. E' autore della rubrica Lunedì con l'Amico Ottimista su BuoneNotizie.it e del libro Un'Amico Ottimista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

No Comments

  • caterina ha detto:

    finalmente! il farsi strada dell’idea che qualita’ come leadership e innovativita’ si trovano in ogni campo d’azione umana, oggi, e’ una buona notizia in particolare per le donne: sono ancora soprattutto donne a praticare attivita’ nelle quali leadership e innovativita’ sono estrememente misconosciute.
    Johanna Nählinder (2010) ha studiato l’innovativita’ nel campo dell’infermeria per esempio, sfatando il mito che “le donne” sono “meno innovative” degli uomini, sottolineando che misconosciamo leadership e innovativita’ in campi tipicamente “femminili”.

    viva il riconoscimento e l’incoraggiamento di ogni talento in tutti i campi! viva chi e’ leader in genitoraggio, chi e’ artista in business, chi e’ inventiva in contabilita’ (non che si inventa i conti! ma per es. nuovi modi per renderli piu’ trasparenti :), e chi piu’ ne ha piu’ ne metta :)

    ref:
    Johanna Nählinder (2010). Where are All the Female Innovators?
    Nurses as Innovators in a Public Sector Innovation Project, Journal of Technology Management & Innovation, Volume 5, Issue 1

  • Brava Caterina… ottimi esempi!

    Non c’è fine alle eccellenze che possiamo ammirare se iniziamo a cercarle e notarle in noi stessi e negli altri!

    Anzi c’è più leadership in tante persone “normali” che nella maggiorparte dei politici e dei capi d’azienda!

    Viva gli ottimisti :-)

    Torna presto a trovarci…
    Dott. Sebastaiano Todero