Difendersi dalle minacce che quotidianamente attaccano la nostra privacy online è possibile. Come? Adottando sul web un comportamento più responsabile.

Negli ultimi anni il numero di smartphone presenti in Italia è cresciuto esponenzialmente, al punto che oggi quasi ogni consumatore ne possiede uno. Non solo cellulari, ma anche piccoli computer: oltre alle tradizionali funzioni di chiamata e messaggistica, grazie ad essi è infatti possibile navigare sul web, scaricando app, chattando sui social e così via. Proprio per questo motivo, è importante capire come proteggere i propri smartphone dagli attacchi di pericolosi virus, i quali potrebbero comprometterne le funzionalità o, peggio ancora, rubare informazioni personali del proprietario del device .

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Le minacce per i nostri dati sensibili sembrano sfortunatamente essere cresciute in modo esponenziale con l’arrivo del web. Siti che richiedono la registrazione, andando ben al di là del nome e dell’indirizzo mail; virus, phishing, spam e hacker che cercano di avere accesso ad informazioni riservate, ma anche il classico fidanzato geloso che spia i messaggi sul cellulare della compagna: sono tutti pericoli a cui l’uso della tecnologia, che ci piaccia o meno, ci espone quotidianamente.

Tuttavia, per quanto le minacce siano potenzialmente molto serie, gli strumenti per difendersi ci sono. Con qualche piccolo accorgimento è infatti possibile, anche da tablet e smartphone, proteggere i nostri dati da occhi indiscreti, a partire dall’adozione di comportamenti responsabili sui social network. Marco Calamari, uno dei più noti esperti in materia di privacy, ha dichiarato in un’intervista a Repubblica, che le principali minacce del web verrebbero proprio da questi strumenti, e “dall’effetto di assuefazione alla fornitura dei propri dati personali che essi, per la loro stessa natura e sopravvivenza, devono perseguire al massimo grado”.

L’esperto esorta dunque ad evitare le comunità sociali, così come tutti quei servizi che richiedano dati sensibili per la registrazione. Attraverso l’adozione di comportamenti più responsabili, è infatti possibile tenere lontani pirati informatici, così come semplici ficcanaso. Il primo passo da compiere, oltre ad effettuare la disconnessione ogni volta che si finisce di utilizzare un servizio, è affrontare la “seccatura” di impostare una password per ogni dispositivo utilizzato (che sia smartphone, tablet, o pc), inserendola prima di ogni nuovo utilizzo.

Per chi invece desidera monitorare ciò che viene detto sul proprio conto nei vari ambienti del web, potrebbero essere utili gli “alert” di Google: inserendo nome, cognome, ed indirizzo email, si riceverà un avviso ogni volta che qualcuno citerà il nostro nome.  Per i navigatori più esperti, o con esigenze di privacy ancora maggiori, esistono inoltre dei servizi di casella di posta temporanei, come Mailinator e 10MinuteMail, utili per evitare di trovarsi la posta aziendale inondata di spam, ma anche software per criptare il proprio computer, come BitLocker, nonchè programmi che cancellano la cronologia di navigazione come Ccleaner, evitando che le informazioni registrate nella cache, vengano utilizzate per proporci banner e messaggi pubblicitari.

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