L’estate è alle porte e si sente nell’aria la voglia di vacanze. Sole, abbronzatura, spiaggia e bagno in un limpido mare. Ma qui la domanda sorge spontanea: sono pulite oppure no le nostre acque? Dal Ministero della Salute arrivano notizie confortanti, relative al monitoraggio delle acque di balneazione dello scorso anno. La qualità è nettamente migliorata e in alcune zone si può parlare di «punte d’eccellenze» come dichiara l’ex sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi. «In particolare – spiega Cursi – su 7375,3 Km di costa, quella inquinata risulta essere di 420,4 Km (5,7%), 13,1 Km in meno rispetto allo scorso anno. La costa inquinata è così ripartita: 242,8 Km permanentemente inquinata, e 177,6 Km vietata temporaneamente per diversi articoli. La costa vietata per motivi indipendenti dall’inquinamento (parchi, zone militari, etc,) è di 878,3 Km, mentre quella non controllata, per la maggior parte perchè inaccessibile (scogliere), è di Km 1044,9. I parchi marini sono aumentati di 6,5 Km rispetto allo scorso anno per un totale di 154 Km. Quest’anno la costa controllata e balneabile risulta di 5017,6 Km, 18,2 Km in più dello scorso anno».
Campania e Sicilia registrano un netto miglioramento, l’unica Regione dove si registra un’evoluzione negativa risulta essere il Lazio.
Acque dibalneazione più pulite
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