Come vivere lo smart-working in modo sano e produttivo, evitandone i lati peggiori? Ecco alcuni consigli.

Lo smart-working è ormai una realtà. In Italia, fino a poco tempo, il “lavoro agile” era forma di lavoro abbastanza inconsueta, che riguardava una percentuale piuttosto esigua della popolazione attiva. Gli ultimi eventi hanno portato però a ridefinire l’economia globale in modo velocissimo e di grande impatto. Lo smart-working è stato uno dei protagonisti di questo processo. La rete ci ha permesso, infatti, di svolgere a distanza attività impensabili fino a poco tempo fa, salvando centinaia di migliaia di posti di lavoro anche in momenti di grave emergenza.

Da un lato lo smart-working ha dimostrato subito grandi vantaggi, in primo luogo economici. Restare a casa e non doversi più spostare per presentarsi in ufficio ha rappresentato un risparmio significativo tanto per i dipendenti di un’azienda, che per i datori di lavoro. Meno spostamenti e una crescente digitalizzazione hanno rappresentato un cambiamento significativo anche dal punto di vista ambientale: meno traffico, meno carta, meno rifiuti, meno consumi. Tutto è stato di molto razionalizzato.

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Inoltre, in molti hanno parlato con entusiasmo della loro esperienza in smart-working: la flessibilità di questa modalità lavorativa permette di organizzare la quotidianità molto più liberamente del solito. Niente più lunghe riunioni inconcludenti, si risolve tutto al volo con un giro di e-mail, o con una video-call. Il tempo risparmiato evitando lunghi tragitti verso l’ufficio può essere utilizzato in modo più proficuo, facendo sport, leggendo, o coltivando nuovi hobby.

Visto così il “lavoro agile” sembrerebbe una dimensione amena e ideale. Tuttavia, negli ultimi mesi abbiamo assistito a un’impennata dei casi di burnout lavorativo. Stress e ansia hanno iniziato a farsi sentire più che mai pressanti. Diversi studi hanno indagato il rapporto tra l’incremento di malessere degli ultimi mesi e il lavoro in smart-working.

Secondo una recente ricerca le conversazioni che hanno come tema la “salute dei lavoratori” hanno registrato un aumento del +55% su LinkedIn. In tanti hanno sentito il bisogno di condividere le loro esperienze. Su un campione di 2000 lavoratori, il 46% ha ammesso di sentirsi più stressato per il proprio lavoro rispetto ai mesi precedenti. Il 48% sostiene di lavorare almeno un’ora in più al giorno, vale a dire 20 ore in più ogni mese. Cresce l’ansia di non essere all’altezza. Il 16% dei lavoratori nutre preoccupazioni in merito all’essere licenziato. Il 19% è molto preoccupato perché non sa se la sua azienda sopravvivrà alla crisi.

Uno stile di vita sano, anche in smart-working. https://cdn.pixabay.com/photo/2016/02/17/14/24/work-desk-1205159_960_720.jpg Fonte: Pixabay Autore: 27707

In molti concordano nel fatto che uno dei problemi principali dello smart-working sia nel suo non avere perimetri ben definiti. La distinzione netta tra lavoro e tempo libero scompare. La maggior parte dei lavoratori finisce così per restare alla scrivania più a lungo che mai. Le canoniche 8 ore lavorative quotidiane sono ormai un ricordo, molti impiegati raccontano di lavorare in media 10-12 ore al giorno. Si resta connessi ogni momento, si è continuamente raggiunti da notifiche e da nuove e-mail. In questo contesto di iper-lavoro e iper-connessione cresce tuttavia anche un forte senso di solitudine, dato dall’isolamento. Ne conseguono malessere, insonnia e attacchi di panico.

Come vivere quindi lo smart-working in modo sano e produttivo, evitandone i lati peggiori? Alcuni esperti ci danno dei consigli molto utili in merito.

1. In primis, lo smart-working ci chiede di ripensare la distribuzione degli spazi domestici. Il suggerimento ci arriva da diversi architetti: ripensate gli spazi. È fondamentale avere una propria scrivania, un ripiano stabile e spazioso su cui poggiare agevolmente il computer.

2. Bisogna assicurarsi che sedia e tavolo abbiano la giusta altezza in modo da non penalizzare la nostra schiena curvandoci in modo scorretto. La postazione in cui si lavora deve essere dedicata, per quanto possibile, esclusivamente al lavoro.

3. È importante lavorare in un luogo “neutro” e raccolto, relativamente isolato, eliminando quanto più possibile le distrazioni. Molte persone gestiscono attività che richiedono la massima concentrazione, e non sempre la trovano nell’ambiente domestico. Distrarsi in casa è molto semplice, troppo. Da questo punto di vista i campioni di poker online possono darci consigli molto utili. Mantenersi massimamente concentrati durante il gioco è per loro una priorità assoluta. Più di uno infatti dichiara di giocare a poker in uno spazio riservato solo e unicamente a questa attività.

4. Anche disattivare temporaneamente tutte le notifiche di smartphone e tablet può essere un’ottima opzione. Disattivare le notifiche potrebbe farci sentire ancora più soli, tagliati fuori dal mondo? No, se le organizziamo adeguatamente.

5. Gli psicologi del lavoro consigliano di continuare a fissare una pausa “caffè” virtuale con i propri colleghi. Concedersi qualche minuto di pausa chiacchierando con qualcuno può fare la differenza, anche in smart-working. L’importante è tenersi sempre in linea con gli orari prefissati, in modo da delineare sempre una distinzione tra lo svago e il lavoro.

6. I medici ribadiscono l’importanza di un’attività fisica regolare. Anche piccoli esercizi di stretching, praticati con regolarità possono essere di grande aiuto.

7. Un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdura e, contemporaneamente, povera di grassi e bevande alcoliche. Il benessere, si sa, dipende anche da una corretta alimentazione e da un giusto stile di vita.

8. Anche piccolissimi accorgimenti possono fare la differenza: è molto utile cambiare spesso l’aria della stanza in cui lavoriamo. Ciò che respiriamo in casa è 5 volte più inquinato di quello che c’è fuori: soprattutto in tempi di confinamento forzato, bisogna aprire le finestre. Mentre la richiesta di purificatori è in crescita

9. Fare brevi camminate di 10-15 minuti. Passeggiare regolarmente sblocca i poteri cognitivi del cervello come nessun altra attività motoria. Camminare, quindi, ci rende più sani, più felici e più intelligenti.

10. Proteggere gli occhi con occhiali a filtro raggi UV e con colliri. Trascorrere gran parte della giornata tra pc e smartphone può compromettere la salute degli occhi. Ecco alcune semplici regole che aiutano a proteggere la vista.

Abituarsi a un nuovo modo di lavorare non è semplice. Tuttavia, di fronte a grandi cambiamenti sono proprio i piccoli accorgimenti che fanno la differenza, portando benefici tanto al nostro corpo che alla nostra mente. Provare per credere!

Uno stile di vita sano, anche in smart-working. https://c.pxhere.com/images/51/3f/3f542bd47a80d516d53c09d3dc9c-1571535.jpg!d Fonte: Pxhere Autore: rawpixel.com

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