La giornata mondiale della pizza 2022 potrebbe portare un pizzico di leggerezza in un clima di forti tensioni dovute all’accelerazione della variante Omicron da Covid-19. Sono milioni le famiglie in quarantena che potrebbero celebrare uno dei prodotti-simbolo della cultura italiana per concedersi una buonissima distrazione. In realtà, le origini della pizza sono controverse: nell’antica Grecia c’erano i plakous (dischi di pane), i persiani cucinavano un pane dalla forma appiattita, gli egizi furono tra i primi a usare il lievito e persino i romani utilizzavano farine ottenute da vari cereali per cuocere dischi di pasta.

Giornata mondiale della pizza: è ancora un simbolo dell’italianità?

La giornata mondiale della pizza assume, in Italia, un carattere quasi nazionalistico. È risaputo che la pizza è un simbolo che tutto il mondo riconduce alla cultura italiana, anche se alcuni (come i newyorkesi) rivendicano questa ricetta come propria. È molto difficile capire quando esattamente sia nata la pizza, e soprattutto dove, dal momento che ne esistono centinaia di varietà. L’unico dato certo, che potrebbe dare un vantaggio all’Italia nel dibattito, è che la pizza margherita è nativa di Napoli. La pizza margherita è tradizionalmente considerata la “pizza per eccellenza”, la regina delle pizze. Ed è proprio a una regina, da cui prende il nome, che venne per la prima volta servita. Fu Raffaele Esposito a darle vita, per rappresentare il tricolore italiano: verde per il basilico, bianco per la mozzarella e rosso per il pomodoro.

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Un altro argomento a favore degli italiani che ne rivendicano le origini è la nascita della pizza gourmet: questa variante (con ingredienti molto ricercati) è sempre più in voga e spopola nelle nuove pizzerie. Anche la pizza gourmet, come la margherita, è un’invenzione tutta italiana e in particolare di Simone Padoan, a cui va dato il merito di aver elevato la pizza da “piatto povero” a “piatto di qualità”. Il pizzaiolo ha fatto da apripista a una serie di compaesani fino ad arrivare oltreoceano, dove oggi la pizza è spoglia di etichette e viene interpretata sempre più creativamente. La giornata mondiale della pizza, insomma, è una festa per tutti.

Le pizze “controverse”

Tra pizze tradizionali, gourmet e creative, fanno capolino anche le pizze “controverse”: l’arrivo della pizza margherita in casa Cracco, qualche anno fa, fece impazzire il web. Una lavorazione, quella dello chef stellato, che non incontra il favore dei tradizionalisti della pizza: cereali grezzi e integrali nell’impasto, una salsa di pomodoro “simile al ragù”, mozzarella di bufala tagliata spessa e messa a crudo, pomodorini confit e origano unito ai semi di basilico. Anche il prezzo è stato bocciato: 16 euro per questa pizza sono stati giudicati alla stregua di una truffa.

In occasione della giornata mondiale della pizza, non si può non nominare la pizza più costosa del mondo: la pizza Luigi XIII, creata da Renato Viola. Un altro primato tutto italiano che fa forse ridimensionare le critiche alla pizza di chef Cracco: la Luigi XIII costa 12 000 dollari; conta tre varietà di caviale tra i più pregiati al mondo, mozzarella di bufala campana bio Dop, gamberoni rossi di Acciaroli, aragoste di Palinuro, cicale del Mediterraneo e sale rosa australiano Murray River ed è preparata su ordinazione e consegnata a domicilio con un servizio esclusivo che include un set di posate a tiratura limitata.

La pizza nei libri

Nella giornata mondiale della pizza vale la pena anche di fare un elenco dei migliori libri sulla pizza: “La pizza contemporanea” proprio di Simone Padoan, “La pizza è un’arte” di Fabrizio Casucci, “La pizza al microscopio” di Luigina Pugno e “Una storia napoletana: pizzerie e pizzaiuoli tra Sette e Ottocento” di Antonio Mattozzi.

Sulla pizza:

  • Se c’è un piatto universale, quello non è l’hamburger bensì la pizza, perché si limita a una base comune – l’impasto – sul quale ciascuno può disporre, organizzare ed esprimere la sua differenza” (Jacques Attali, saggista)
  • La pizza veste lo sguardo di colori e profumi. E quando arriva in tavola si innamora il mondo” (Fabrizio Caramagna, autore)
  • Non c’è sensazione migliore al mondo di una scatola di pizza calda in grembo” (Kevin James, attore e sceneggiatore)

La giornata mondiale della pizza quest’anno più che mai potrebbe assumere i toni di una festa della pizza che celebra le varianti, la storia e l’evoluzione del prodotto culinario più famoso al mondo.

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Sofia Greggio

Sofia Greggio

Sofia Greggio. Correttrice di bozze, editor e ghostwriter, ho seguito corsi di editoria come lettura professionale, scouting e consulenza editoriale e un master in scrittura creativa. Oltre al mondo dei libri, sono appassionata di civiltà orientali e infatti studio Antropologia all'Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

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