In queste settimane di guerra sono più di 3 milioni i rifugiati ucraini. Queste persone hanno attraversato i confini nei Paesi vicini, mentre molti altri sono in movimento all’interno dell’Ucraina. “Molte persone sono intrappolate in aree in cui il conflitto continua ad acuirsi e, a causa dell’interruzione dei servizi essenziali, non riescono a procurarsi beni di prima necessità quali cibo, acqua e farmaci”, riporta il sito dell’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Con l’evolversi del conflitto si stima che più di 4 milioni di persone potrebbero fuggire dall’Ucraina in cerca di sicurezza, protezione e assistenza.

La Convenzione di Ginevra definisce il rifugiato colui “che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”.

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Dove vanno i rifugiati?

"Abbiamo superato lo scioccante traguardo di 2 milioni di rifugiati in fuga dall’Ucraina in soli 12 giorni, principalmente in cinque Paesi confinanti", si legge nella Dichiarazione dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. Il numero dei rifugiati ucraini continua a crescere rapidamente e ha già superato i 3 milioni di persone. La Polonia è il Paese che ha accolto il maggior numero di profughi, seguono Romania, Moldavia, Ungheria e Slovacchia. Altri 2 milioni sono sfollati all’interno del Paese.

Dall'inizio della guerra, il 24 febbraio scorso, in media ogni giorno in Ucraina più di 75.000 bambini sono diventati rifugiati. Secondo i dati dell'UNICEF, ogni minuto 55 bambini fuggono dal loro Paese. Come sottolineato dall’UNHCR, tra questi ci sono centinaia di migliaia di bambini non accompagnati, ossia separati dai genitori.

Secondo il Ministero dell'Interno sono quasi 51mila i rifugiati ucraini arrivati in Italia. La maggioranza è composta da donne e 20mila sono minori. Le principali città di destinazione dichiarate al momento dell'ingresso in Italia sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

La protezione dell'Ue per i rifugiati ucraini

Di fronte a questo flusso migratorio, i leader europei hanno risposto aprendo i confini e facilitando le procedure di ingresso. L’Ue ha approvato l’utilizzo della Direttiva di Protezione Temporanea, che darà alle persone provenienti dall’Ucraina il diritto di essere accolti nell’Ue con procedure semplificate. Questa direttiva viene usata per la prima volta e dà ai rifugiati ucraini una protezione con accesso al sistema educativo, al mercato del lavoro, all'alloggio e al assistenza sociale. Ha una durata di un anno ed è rinnovabile di sei mesi in sei mesi, fino a un massimo di 3 anni. Questa solidarietà si differenzia rispetto alla gestione di crisi migratorie del passato per il massiccio flusso di rifugiati in un breve lasso di tempo. A fronte di questo, molti europei hanno offerto aiuto e aperto le loro case alle persone in fuga dall'Ucraina.

L'Ue, inoltre, sta inviando aiuti umanitari e mezzi di soccorso della protezione civile verso l'Ucraina e i Paesi vicini. In Polonia, Romania e Slovacchia sono stati allestiti centri logistici della protezione civile per distribuire gli aiuti necessari ai rifugiati ucraini. In questo caso l'Ue ha attivato il meccanismo della protezione civile dell’Unione europea. Questo prevede che quando una catastrofe non può essere affrontata da un solo Paese, gli Stati partecipanti intervengono e forniscono assistenza. Il meccanismo di protezione civile dell'Ue mira sia a proteggere i cittadini dai disastri che a gestire i rischi emergenti.

 

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Aurora Amendolagine

Aurora Amendolagine

Aurora Amendolagine, laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali con un Master in Comunicazione istituzionale. Lavoro in Rai da diversi anni. Giornalista pubblicista e tutor del laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista

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