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La madre dona cellule staminali: sedicenne cieco ritrova la vista

E’ il secondo intervento del genere effettuato in Italia. Era cieco, i suoi occhi non vedevano più la luce a causa di una malattia. Oggi Gennaro, sedicenne di Grosseto, è tornato a vedere grazie a un eccezionale trapianto di cornea reso possibile dalla donazione di cellule staminali da parte di sua madre. L’intervento, il secondo di questo tipo effettuato in Italia, è stato compiuto presso l’ospedale Misericordia di Grosseto dal professor Vincenzo Sarnicola, direttore dell’Unità operativa di oculistica, ed è perfettamente riuscito.
Un paio di mesi fa l’équipe medica ha prelevato dall’occhio della madre del ragazzo un frammento dello spessore di 4 millimetri di limbus (lo strato che produce in continuazione cellule corneali per sostituire quelle vecchie, ndr) innestandolo a Gennaro. L’intervento ha reso possibile la riproduzione della superficie oculare del ragazzo, consentendo il trapianto di cornea a tutto spessore effettuato la settimana scorsa. Dopo l’intervento il ragazzo ha recuperato due decimi di vista, e ora è in grado di leggere: “Ci aspettiamo – ha detto il professor Sarnicola – che la sua vista migliori ancora. Questa tecnica si è ormai dimostrata efficace nei casi in cui la superficie non è idonea per il trapianto e la patologia è bilaterale, per cui bisogna necessariamente ricorrere a un donatore. La donazione tra viventi riduce notevolmente le problematiche di compatibilità dei tessuti”. Il primo intervento con questa tecnica era stato effettuato a febbraio a Ravenna su una ragazza siciliana dallo stesso chirurgo: il professore ha annunciato di aver effettuato nella prima metà di dicembre altri quattro innesti di cellule staminali da donatori viventi; se tutto procederà come previsto, entro un paio di mesi verranno effettuati i trapianti di cornea.

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