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I colossi farmaceutici si arrendono

Il mese scorso il governo ha dato il via libera alla distribuzione di antiretrovirali gratuiti in tutti gli ospedali pubblici. L’abbattimento dei costi di questi farmaci renderà il progetto (che deve ancora partire) molto meno oneroso per il governo. A beneficiare dell’accordo non saranno solo i sieropositivi sudafricani, ma anche milioni di malati nel resto dell’Africa subsahariana. I produttori generici che otterranno la licenza potranno non solo produrre e vendere in Sud Africa, ma anche esportare in altri 47 Paesi africani. Gli antiretrovirali “di marca” attualmente costano circa 1.200 rand (150 euro) al mese in Sud Africa, mentre i generici (finora prodotti illegalmente) poco più di 300 rand (circa 40 euro). In seguito alla concorrenza che si scatenerà tra i produttori generici, si prevede che il costo crollerà a meno di 100 rand al mese. I farmaci finora non potevano essere prodotti da altre aziende, perché protetti dalle rigide regole sui brevetti. La decisione di Glaxo e Boehringer è il risultato di un compromesso raggiunto con la Treatment Action Campaign (Tac), il maggiore gruppo di attivisti contro l’Aids. Lo scorso anno la Tac si era rivolta alla Competition Commission, l’autorità antitrust sudafricana, accusando le due società di imporre prezzi troppo alti per i loro farmaci antiretrovirali. In ottobre la Commissione ha giudicato entrambe le società colpevoli di abuso della loro posizione di dominio nel mercato e ha chiesto al Tribunale di emettere una sentenza. Le due aziende hanno preferito negoziare un compromesso e rinunciare volontariamente ai diritti esclusivi su alcuni farmaci. “Questo è un grande giorno per chi vive il virus dell’Aids”, ha commentato Hazel Tau, sieropositivo, “senza gli antiretrovirali, io oggi non sarei vivo”. Il Sud Africa ha il numero più alto di persone sieropositive al mondo: 5,3 milioni, secondo stime ufficiali. Ogni giorno, nel Paese muoiono di Aids oltre 600 persone.

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