Salute & Benessere

Una nuova molecola aiuta efficacemente a smettere di fumare

di 3 Ottobre 2007No Comments

Smettere di fumare non è semplice e ogni fumatore lo sa bene, ma in mezzo ai tanti rimedi per dire addio alla sigaretta, ne è stato presentato, ultimamente, uno che promette, almeno sulla carta, di riuscire nell’intento. C’è da dire che dal 2001, secondo i recenti dati, hanno tentato di smettere di fumare quasi 2 milioni e mezzo di fumatori, segno che le campagne antifumo hanno centrato l’obiettivo di indurre la gente a considerare il fumo un vizio da eliminare.

Tuttavia, non sappiamo quanti di questi fumatori hanno spento per l’ultima volta la sigaretta, visto che ritornare sul vizio non è infrequente, anche per chi è animato da una certa dose di buona volontà, che occorre sempre.

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Ma oggi gli scienziati promettono che una nuova molecola, la vaneniclina, più di ogni altro sistema adottato fin’ora, manterrà quanto promesso, ovvero, far smettere di fumare, con una percentuale di successo tre volte maggiore, rispetto a chi ci prova senza l’ausilio famacologico.

Ciò in quanto la vareniclina agisce a livello neuronale occupando dei siti riservati alla nicotina, evitandone il suo ingresso. Dunque, la dipendenza da questa sostanza verrebbe meno, potendo assicurare all’organismo quella dose necessaria a sedare i sintomi dall’astinenza. La disassuefazione al vizio, invece, verrebbe attuata poiché il farmaco sarebbe in grado di ridurre i livelli di dopamina nel sangue, un potente neurotrasmettitore, la cui assenza riduce i sintomi dell’astinenza.

A gettare, tuttavia, acqua sul fuoco dell’entusiasmo circa la nuova scoperta ci pensano alcuni ricercatori italiani, più cauti nel gridare al miracolo che, pur non sottovalutando i benefici effetti della molecola, ne ricordano anche quelli collaterali, rappresentati da nausea, insonnia e incubi notturni, reazioni che, pur se non gravi e che regrediscono una volta sospesa la sua assunzione, potrebbero indurre i fumatori a sospendere la nuova terapia antifumo.

Così come, ricordano gli scienziati, prima di gridare al miracolo bisogna testare la molecola una volta in commercio, poiché i risultati migliori si sono avuti impiegandolo su volontari con la consapevolezza di voler smettere di fumare, mentre nell’uso quotidiano, gli insuccessi terapeutici potrebbero essere dovuti al tentativo di dire basta al fumo, senza esserne pienamente convinti.

Tuttavia, anche secondo gli studiosi, la scoperta è di buon auspicio per agevolare la lotta al vizio del fumo, ricordando che finora nessun farmaco o sostanza è stata in grado di compiere il miracolo, in assenza della buona volontà da parte del fumatore.

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Giuliano Marchese

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