Salute & Benessere

Mini-capsula scopre tumori allostomaco

di 26 Novembre 2007No Comments

E’ stata progettata in Italia la mini-capsula che offre un nuovo metodo per la diagnosi precoce del tumore dello stomaco e che potrebbe diventare utile soprattutto per lo screening di questa malattia nei soggetti a rischio e in Paesi, come la Cina o il Giappone, dove il cancro gastrico è particolarmente diffuso. Lo studio che fornisce le prove dell’efficacia del nuovo metodo è stato condotto da un gruppo dell’ospedale di Pesaro e dell’università di Urbino, coordinato da Pietro Muretto.

La mini-capsula, simile a quella di un comune antibiotico e completamente innocua, viene ingerita e lasciata nello stomaco per poco più di un’ora: un tempo sufficiente perchè le pareti dello stomaco a digiuno la avvolgano. Mentre lo stomaco cerca di digerirla, i succhi gastrici penetrano all’interno della capsula e con essi penetrano le cellule dello stomaco, quelle sane come quelle tumorali. Le cellule così catturate vengono prelevate e analizzate in laboratorio, dove tecniche di indagine genetica consentono la diagnosi precoce. Oltre alla possibilità di valutare marker tumorali e infezioni gastriche da Helicobacter pylori, il batterio legato all’ulcera considerato il più importante cancerogeno per lo stomaco, «vi sono dati concreti per la diagnosi precoce tramite indagini genetiche del succo gastrico» hanno spiegato gli autori della ricerca, che è stata condotta su 20 pazienti con tumore dello stomaco e 14 volontari sani, dimostrando che in oltre il 98% dei pazienti colpiti dal tumore è stata evidenziata l’alterazione genetica correlata alla malattia.

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La capsula-spia è un tubicino lungo 14 millimetri e dal diametro di cinque, rivestito all’esterno da uno strato di gelatina che rende facile ingerirlo. All’interno c’è una strisciolina di carta assorbente avvolta da un contenitore di plastica porosa, al quale è collegato un filo di nylon che termina con un bottoncino. Il paziente ingerisce la capsula trattenendo il filo, assicurato tra i denti con il bottoncino. La gelatina si scioglie e i succhi gastrici penetrano nella capsula di plastica, imbevendo la carta assorbente. Con i succhi gastrici aderiscono alla capsula le cellule dello stomaco. È in queste che i ricercatori vanno a caccia della spia molecolare del tumore dello stomaco.

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Claudia Costa

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