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Un corso di addestramento per cardiologi interventisti

Di recente 38 giovani cardiologi, provenienti da 18 Paesi europei, hanno frequentato con interesse e profitto un Corso di addestramento, organizzato in Italia dall’ Association for European Paediatric Cardiology (AEPC).Ai partecipanti sono state illustrate da un gruppo di docenti le più innovative metodiche di cateterismo cardiaco per la risoluzione non chirurgica dei difetti congeniti del cuore. Ha presieduto il Corso Mario Carminati, cardiologo pediatra del Policlinico ‘San Donato’ di Milano.Le lezioni si sono tenute a Lainate (MI), presso la sede di ab medica S.p.A (www.abmedica.it), azienda leader nella gestione di piattaforme robotiche in diversi settori del medicale.Nata nel 1984, ab medica S.p.A. offre consulenza e assistenza per una vasta gamma di dispositivi medici, con particolare attenzione alle tecniche più avanzate e mini-invasive.Organizzando seminari, congressi e corsi di aggiornamento, ab medica S.p.A. pone fra i suoi obiettivi primari la formazione dei giovani cardiologi in campo pediatrico, sia a livello nazionale che internazionale. Ed è in questa ottica che la AEPC ha scelto eccezionalmente una società privata italiana come sede di un suo corso.Nelle due giornate di full-immersion, i giovani medici hanno applicato le nozioni teoriche su materiali di addestramento pratico, sia per procedure angiografiche di cardiologia interventistica (le “Hands-on”), sia lavorando con un simulatore “Sim Suite”.“Utilizzando questo simulatore – spiega il dottor Carminati – il cardiologo impara le manovre manuali necessarie per inserire le protesi a livello cardiaco attraverso un catetere femorale. Durante l’esercitazione l’operatore può leggere sul video tutti i dati clinici di un paziente virtuale e al tempo stesso seguire il percorso della sonda che lui stesso sta inserendo, come se si trattasse di un vero intervento”.Inoltre, grazie a uno speciale software ‘svela-errori’, se la sonda viene introdotta in maniera sbagliata, il sistema oppone resistenza. Così pure, se un ‘device’ viene applicato male, suona un segnale di allarme.“Il sistema di simulazione – aggiunge Marco Reale, vice-presidente marketing di ab medica S.p.A. – ci permette di ridurre il tempo medio della curva di apprendimento, di avere una continua verifica degli errori e un’esatta valutazione del grado di affidabilità raggiunto dall’operatore. Infine, con questo sistema il medico può intervenire più volte su particolari casi clinici che in una corsia di ospedale si proporrebbero non più di una o due volte al mese”.

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