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Test antibufala misura credibilità di notizie sulle malattie

Terrorizzati dalle ‘malattie tormentone’, sindromi dal nome indecifrabile che vengono periodicamente rilanciati da tv e giornali? Prima di lasciarsi andare al panico, meglio misurare la credibilità della notizia. Basta andare su internet, connettersi al sito www.partecipasalute.it e sguinzagliare il ‘misuracampagne’: strumento ‘anti-bufala’ che permette di orientarsi nel mare magnum di campagne pubblicitarie e informative sui temi della salute. Una sorta di ‘termometro dell’affidabilita” che verrà presentato mercoledì prossimo a Milano, durante un convegno dedicato dall’Istituto Mario Negri di Milano alla Giornata internazionale della ricerca clinica. Il misuracampagne si affianca ai già esistenti ‘misurasiti’ e ‘misuratesti’, altri due strumenti nati per smascherare i disturbi inventati, o semplicemente pompati, dai mass media. Una pratica che nei Paesi anglosassoni viene definita ‘disease mongering’ (la fabbrica delle malattie). Secondo gli esperti che affronteranno l’argomento durante il convegno, nella hit dei disturbi ingigantiti dai media rientrano di diritto “l’alopecia, la sindrome da intestino irritabile, l’osteoporosi e l’incontinenza urinaria”. Alcune condizioni, spiegano gli scienziati in una nota, vengono percepite come vere e proprie malattie. “In realtà non sempre i dati confermano che una serie di disturbi simili sia da collegare a un’unica malattia, ben definita. E spesso quello che manca sono proprio i dati scientifici a supporto di queste cosiddette patologie: è importante quindi capire che ci devono essere delle chiare evidenze scientifiche”. Un caso emblematico? Per gli esperti è una “fantomatica nuova patologia, battezzata ‘Disturbo da deficienza motivazionale’ da Ray Moynihan dell’università di Newcastle in Australia”. Case history alla quale, durante la giornata, verrà dedicato un focus con tanto di filmato d’approfondimento.

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