Salute & Benessere

In Italia 230 gli ospedali a misura di donna

Adesso anche gli ospedali possono ricevere dei bonus. Si tratta di bollini “rosa”, indici del livello si attenzione prestato al gentil sesso. L’Italia vanta 93 strutture d’eccellenza “a misura di donna”. A rivelarlo è uno studio condotto da O.N.Da (osservatorio nazionale sulla salute della donna), impegnata da tre anni sul progetto “Ospedaledonna”, volto proprio ad identificare gli ospedali più vicini a bisogni ed esigenze femminili. Lo studio presentato nei giorni scorsi pone il nord Italia in testa alla classifica. Dei 93 nuovi bollini rosa assegnati su tutto il territorio, il 52% delle “candidature” riguarda, infatti, l’Italia settentrionale (21 bollini solo in Lombardia) anche se il sud, rispetto agli anni precedenti, ha dato segni di seria ripresa riportando un buon 25%.

In testa alla classifica delle strutture l’Ospedale Maggiore di Crema che si distingue per il trattamento della patologia della mammella con psico-oncologia e prevenzione in rosa; l’Ospedale San Paolo di Milano che alla sua prima candidatura al bando di concorso si aggiudica tre etichette (che vanno a tre aree funzionali diverse), uno per l’Unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia, il secondo per il numero di donne impiegate in posizioni apicali e per essersi dotato di servizi in grado di rispondere ad esigenze specifiche delle donne e, il terzo per una serie di pubblicazioni scientifiche inerenti problematiche femminili alla cui stesura hanno contribuito anche donne.

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I segni sono positivi anche andando verso centro e sud. Degni di nota il Centro per la Tutela della Salute della Donna e del Bambino S. Anna di Roma, per la fisiopatologia della riproduzione e diagnosi prenatale; l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, l’Istituto nazionale tumori Regina Elena e l’Istituto dermatologico San Gallicano, sempre siti nella capitale.
A distinguere il sud, invece sono il presidio Ospedaliero San Paolo di Bari per la radiologia senologica con certificazione di qualità ISO 9001:2000 e parto in analgesia gratuita, e l’ospedale San Carlo di Potenza che si differenzia da molti altri per la qualità dei servizi di ostetricia e ginecologia erogati.

Francesca Merzagora, presidente di O.N.Da, durante la conferenza stampa di presentazione della Guida 2009, spiega che la buona notizia è che ci siano stati “casi di eccellenza anche nei centri più piccoli e in provincia oltre che in alcune strutture italiane all’estero”.

I centri di eccellenza sanitaria “per le donne” nel nostro Paese ci sono, bisogna solo cercare di divulgare le best practices. Francesca Martini, sottosegretario del welfare intervenuta in sede di conferenza ha affermato infatti che l’ospedale tarato sulle esigenze delle donne sia un obiettivo raggiungibile su cui bisogna continuare ad investire.

Le 93 strutture premiate quest’anno vanno infatti a sommarsi alle 96 premiate nel bando 2008 e alle 44 del 2007, per un totale di oltre 230 ospedali orientati alle donne sull’intero territorio nazionale.

L’elenco completo delle strutture di “eccellenze al femminile” è disponibile sul sito www.ondaosservatorio.it.

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Mariateresa Scardino

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