Site icon BuoneNotizie.it

Combattere lo stress con la realtà virtuale

Lo stress psicologico è una condizione sempre più diffusa nei Paesi occidentali, in particolare nelle grandi metropoli, dove i ritmi di vita e di lavoro sono particolarmente frenetici. Lo stress è un elemento che accompagna il nostro sistema di vita, ed è associato ad uno stato emotivo negativo, in cui prevalgono tensione, preoccupazione ed ansia. Sebbene lo stress non rappresenti una condizione patologica, la sua cronicizzazione rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di vari disturbi mentali e fisici. Dal punto di vista scientifico, lo stress è un concetto difficile da comprendere. La definizione più semplice può essere quella di un evento o di una situazione che richiede uno sforzo di adattamento: il livello di stress risultante dipende dall’efficacia di tale sforzo. Il processo di adattamento è influenzato da diversi fattori, come la percezione soggettiva dell’evento stressante, le risorse personali, sociali e culturali disponibili per far fronte a tale evento, e le strategie di regolazione che l’individuo è in grado di attivare. Gli approcci terapeutici mirano ad aiutare le persone a riconoscere i sintomi dello stress, fornendo gli strumenti psicologici per mettere in atto adeguate strategie di risposta alle sfide e agli imprevisti della vita quotidiana.

Partendo da queste premesse, il progetto INTERSTRESS, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro, si propone di studiare come le nuove tecnologie possono essere utilizzate nella valutazione, il trattamento e la prevenzione dello stress psicologico. La visione che guida il progetto è quella dell’”Inter-realtà”, ovvero la creazione di un collegamento tra esperienze reali e virtuali, attraverso l’uso di dispositivi mobili e biosensori wireless. L’obiettivo di questa strategia è duplice: da un lato, la realtà virtuale viene impiegata per simulare delle situazioni potenzialmente stressanti che il paziente deve imparare, grazie alla supervisione del terapeuta; dall’altro lato, l’uso combinato di dispositivi mobili e smartphone consentono di monitorare, in modo integrato e non invasivo i livelli di attivazione fisiologica, per aiutare il paziente a sviluppare una migliore comprensione dei correlati fisici dello stress.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Oltre allo sviluppo di queste tecnologie innovative, il progetto ha l’obiettivo di creare dei protocolli di trattamento integrati, che verranno testati attraverso uno studio multicentrico che coinvolgerà diversi siti europei. Il progetto, coordinato dall’Istituto Auxologico Italiano, coinvolge undici centri di ricerca europei, è iniziato nel 2010 ed ha una durata triennale.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web www.interstress.eu.

Condividi su:
Exit mobile version