Potrebbero diventare una delle nuove terapie per sconfiggere il cancro: sono i farmaci antiacidi, una delle ultime frontiere della ricerca medica per curare questa terribile malattia. La notizia arriva dal primo convegno dell’International society for proton dynamics in cancer (ISPDC), tenutosi in questi giorni all’Istituto Superiore di Sanità.

Un simposio che ha fatto il punto della situazione sulle terapie che potrebbero costituire un’alterativa alla chemioterapia, tutte con una serie di importanti elementi in comune: l’efficacia dei metodi stessi, la ricerca di soluzioni prive di effetti collaterali e che possano comportare un minor costo per il paziente.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

I farmaci antiacidi colpirebbero solo “il target molecolare che causa il tumore” come afferma Stefano Fais del Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità. Dagli studi effettuati, il tumore si svilupperebbe in un micro-ambiente particolarmente acido in cui le normali cellule non riescono a sopravvivere. Inoltre, l’acidità si incrementerebbe pari passo con la malattia. I farmaci colpirebbero non solo questo ambiente ma agirebbero anche come inibitori dei meccanismi che la provocano.

Primi campi di utilizzo potrebbero essere quelli legati al melanoma, che colpisce la cute e il cui numero di casi è raddoppiato negli ultimi 10 anni, e all’osteosarcoma, il tumore maligno dello scheletro, dal quale cui i più colpiti sono i giovani con un’età media attorno ai 20 anni. I risultati in questo senso fanno ben sperare ma, come afferma Fais “devono essere confermati su un numero più ampio di pazienti”.

Ad aver iniziato e a proseguire la ricerca in tale senso, primi in Italia, sono l’Istituto dei Tumori di Milano, l’Università di Siena e il gruppo Italiano dei sarcomi di Bologna. Ma molti sono anche gli istituti stranieri: dalla Fudan University di Shangai, che ha focalizzato gli studi sul carcinoma alla mammella, al Cancer Center di Tampa, in Florida, che studia gli effetti del bicarbonato sulle cellule tumorali. O ancora, l’Università di Edobashi di Tokio ha concentrato gli sforzi sugli effetti dell’arancio di acridina, che sottoposto a raggi X si trasforma in una molecola fortemente tossica per le cellule tumorali ma totalmente innocua per i tessuti sani.

Condividi su:
Isabella Berardi

Isabella Berardi

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

No Comments