
E’ stata sintetizzata in Toscana la super-proteina che potrebbe funzionare da base a un nuovo tipo di vaccino, in grado di proteggere anche dai virus che cambiano in continuazione, da quello più innocuo a quello più temuto.
La scoperta nasce grazie all’asse Firenze-Siena: sullo studio sono al lavoro ricercatori del maxi-centro Novartis Vaccines di Siena insieme a quelli dell’Università di Firenze. La proteina è già salita all’onore delle cronache, o meglio delle più prestigiose riviste specializzate, in quanto potrebbe portare allo sviluppo di vaccini contro malattie per le quali non esiste ancora una strategia, come la malaria o le infezioni dovute a virus e batteri che mutano continuamente.
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I primi esperimenti in laboratorio stanno già dando risultati incoraggianti per quanto riguarda il meningococco B, un batterio di cui esistono centinaia di ceppi circolanti. Questo sistema, chiamato ‘reverse vaccinology’, non si limita al solo meningococco, ma può essere usato su scala molto più ampia: ”si tratta di un approccio del tutto generale – spiega Lucia Banci dell’Università di Firenze – che può essere strategico anche nello sviluppo di vaccini contro patogeni con un alto livello di variazione antigenica”. Rino Rappuoli, responsabile mondiale della Ricerca Novartis Vaccines specifica però che “ci vorranno ancora anni per lo sviluppo di un nuovo vaccino”.
Fonte: ilReporter.it
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