Migliorare l’integrazione tra i bambini, aumentare l’attenzione sui cibi che mangiano, migliorare la qualità della loro istruzione e, soprattutto, della loro salute: sono questi gli effetti di Cooking with kids, un progetto educativo americano, per lottare contro l’aumento dell’obesità nei più piccoli, un dato sempre più riscontrabile anche qui in Italia.

Il programma è basato sull’idea di far sperimentare agli alunni delle ultime classi delle elementari la cucina sana, tramite la preparazione pratica di alcune ricette, con l’aiuto di un educatore appositamente formato. Con un dato in più: durante le ore di cucina, i bambini non si sono solo affaccendati con pentole ed ingredienti, ma hanno anche integrato le lezioni pratiche con nozioni teoriche, imparando la matematica, ed in particolare le frazioni, indispensabili per l’arte culinaria, le scienze, con un focus sulle piante da cui si ricavano frutta e verdura, la geografia e la storia con insegnamenti dedicati alle diverse nazioni di provenienza dei piatti cucinati.  

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Oltre a ciò, gli alunni hanno potuto assaggiare frutta e verdura in apposite sessioni educative, condotte dai propri insegnanti, e partecipare ad apposite trasmissioni televisive, come mostra l’immagine tratta dal sito www.kasa.com, per divulgare il progetto.

Questa serie di nozioni applicate sul campo aiuteranno questi alunni ad alto rischio obesità ad acquisire una serie di capacità e conoscenze che li accompagneranno per tutta la vita. Inoltre è stata evidenziata una maggiore conoscenza delle materie “classiche”, matematica, scienze, geografia e storia, trattate con esempi pratici durante le ore di cucina. Questo secondo gli stessi bambini che, al termine del programma hanno partecipato, con i loro insegnanti, a ben 22 “focus group”, organizzati per capire la valutazione del programma data dai piccoli partecipanti.

Leslie Cunningham-Sabo della Colorado State University, esperta di nutrizione e salute ed ideatrice del progetto, ha commentato così i risultati: Questo studio documenta l’importanza di includere nei programmi scolastici l’educazione alimentare “pratica”, in quanto è un meccanismo concreto per promuovere salute,  competenze educative e sociali e per preparare meglio gli studenti all’età adulta”.

Il programma ha mostrato infatti anche un ulteriore risultato: dall’analisi dei questionari compilati dai bambini al termine del progetto, emerge che è cambiato il rapporto con i loro pari: da semplici “compagni di classe”, grazie alla discussione sulle diverse culture e alle attività pratiche svolte insieme, la percezione è quella che ora “siamo diventati amici” e che si sia instaurato tra loro un rapporto di maggior rispetto.

Il programma ha coinvolto 178 studenti di quarta elementare, 17 insegnanti e 3 specifici educatori di Cooking with kids. Sede del progetto: una scuola pubblica di Santa Fe, nel New Mexico. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Nutrition Education and Behavior.

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Isabella Berardi

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