L’esercizio fisico come arma per star meglio sul lavoro e non solo per contrastare fenomeni come l’obesità: secondo una ricerca israeliana, praticare regolarmente uno sport per quattro ore alla settimana riduce del 50% il rischio di depressione ed esaurimento sul posto di lavoro.

Mentre un prova sul campo in Italia, a Torino, mette in evidenza come compiere i corretti esercizi posturali ogni due-tre ore, sia a casa che sul posto di lavoro, abbatta di più del 30% i dolori tipici dell’ufficio, come mal di testa e cervicale.

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Il primo studio è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università di Tel Aviv ed è stato recentemente pubblicato sul Journal of Applied PsicologyGli studiosi hanno verificato che gli impiegati che praticano attività fisica hanno una maggiore possibilità di conservare una buona salute mentale. Le migliori performance in questo senso sono state ottenute dalle persone che praticano sport per almeno quattro ore alla settimana.

Lo studio, durato nove anni, è stato condotto su oltre 1.600 lavoratori in Israele, sia nel settore pubblico che in quello privato.  I partecipanti, divisi in gruppi a secondo dei livelli di sport praticati settimanalmente, hanno dovuto compilare questionari e presentarsi per  regolari controlli clinici. I più alti livelli di depressione e di “burnout” si sono registrati, secondo i dati forniti dagli studiosi dell’Università di Tel Aviv, tra quelle persone che non praticavano nessuna forma di esercizio fisico.

Se la soglia ottimale per evitare un deterioramento della salute mentale è stata quella dei 240 minuti di sport a settimana, corrispondenti a circa 4 ore, ottimi risultati sono stati raggiunti anche da chi pratica esercizio fisico per 150 minuti, cioè circa due ore e mezza alla settimana.

Esercizio fisico e giusta postura come fonte di benessere anche per i dipendenti del Comune di Torino: oltre 2.000 dipendenti hanno partecipato ad uno studio della durata di sette mesi. I risultati ottenuti sono stati pubblicati sulla rivista PlusOne.

Gli studiosi hanno paragonato 923 impiegati del Comune di Torino, che hanno partecipato ad un programma educativo e di esercizi (gruppo di studio), con 972 colleghi, che non hanno partecipato al programma (gruppo di controllo). Grazie alla compilazione quotidiana di appositi diari da parte dei membri dei due gruppi, i ricercatori hanno potuto paragonare i risultati prima dell’applicazione del programma con quelli ottenuti al settimo mese, per verificare l’esistenza di eventuali differenze significative tra i due gruppi.

Al termine dello studio il personale  che ha effettuato gli esercizi, il gruppo di studio, ha riportato una diminuzione del 34% della frequenza di cefalea, mentre il personale del gruppo di controllo ha mostrato una riduzione dell’11%.  Il gruppo di studio ha anche riportato una diminuzione del 29% del dolore al collo ed alle spalle in rapporto ad una diminuzione del solo 7% nel gruppo di controlloPer quanto riguarda i farmaci, infine, il gruppo di studio ha riportato una riduzione del 29% dell’assunzione di farmaci analgesici, mentre nel gruppo di controllo vi è stata in riduzione del 13%.

Lo studio, in questo caso, è stato condotto dai ricercatori della Sezione Cefalea e Dolore Facciale del Dipartimento universitario di Fisiopatologia Clinica e del CPO Piemonte dell’Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista – Molinette di Torino.

 

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Isabella Berardi

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