Una scoperta semplice, ma molto importante: per cambiare le pessime abitudini, spesso anche dannose per la salute, basta partire dalle piccole cose. E’ questo il risultato di un recente studio della Northwestern University di Chicago, negli Stati Uniti. Ad essere sotto la lente degli scienziati, sono stati i comportamenti-chiave per ottenere importanti risultati nella dieta e nell’alimentazione.

Sarà banale e scontato, ma il segreto del successo per ottenere benefici tangibili e duraturi nella dieta ha solo due piccole, semplici chiavi: diminuire drasticamente il tempo che si passa di fronte alla tv o al computer e mangiare più frutta e verdura.

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Secondo gli scienziati americani, grazie a questi due cambiamenti si innesca un effetto domino da cui  scaturiscono automaticamente un’ulteriore serie di eventi positivi per la dieta e per l’alimentazione. Con risultati che si ottengono velocemente e che si mantengono nel tempo. E anche con una nuova fiducia nelle proprio possibilità di raggiungere l’obiettivo.

I risultati medi, per quanto riguarda dieta ed alimentazione, sono stati, grazie all’adozione di queste due semplici abitudini da parte di circa 200 pazienti adulti: un raddoppiamento delle porzioni di frutta e verdura consumate, una diminuzione di circa il 50% del tempo libero che veniva occupato con attività sedentarie come guardare la tv o stare davanti al computer ed una diminuzione di circa il 30% dei grassi saturi consumati.

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“Questo approccio semplifica le cose” afferma Bonnie Spring (nella foto), docente di medicina preventiva alla Feinberg School of Medicine della Northwestern University e principale autrice dello studio. La ricerca è nata per individuare i modi migliori per modificare la dieta e per cambiare le pessime abitudini alimentari degli americani: modi di vivere, e di nutrirsi, che mettono la popolazione a rischio di malattie cardiache e cancro.

Lo studio è stato condotto su 204 pazienti adulti in sovrappeso,  con cattive abitudini alimentari e con vita sedentaria, di età compresa tra i 21 e i 60 anni. Diversi i gruppi a cui erano assegnati, ma tutti con l’obiettivo di aumentare il consumo di alimenti sani e l’attività fisica.

Durante le tre settimane di trattamento, i pazienti hanno guadagnato fino a 175 dollari (circa 140 euro) nel caso di raggiungimento degli obiettivi legati a dieta ed alimentazione. Al termine dei 21 giorni, i partecipanti hanno dovuto comunque continuare a comunicare i dati relativi ai loro comportamenti alimentari, ma senza più prendere un compenso nel caso di miglioramenti.

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I risultati hanno stupito gli stessi studiosi: “eravamo convinti che gli sforzi venissero fatti solo per ottenere il compenso e che appena ci fossimo fermati, i pazienti sarebbero ritornati alle vecchie abitudini” ha affermato la Spring “ma invece hanno continuato a seguire i nuovi, migliori comportamenti appresi“.

“Circa l’86% dei partecipanti ha affermato che dopo aver compiuto questi cambiamenti, ha cercato di mantenerli” ha raccontato la Spring “come se il solo aumento delle porzioni di frutta e verdura li facesse sentire capaci di ogni altro cambiamento. L’adozione di questi due semplici comportamenti, e il raggiungimento dei risultati, ha veramente “migliorato la loro fiducia” nella capacità di migliorare dieta ed alimentazione. Lo studio è stato pubblicato su Archives of Internal Medicine.

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Isabella Berardi

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