Scoprire le anomalie genetiche più frequenti senza i rischi dell’amniocentesi e della villocentesi, ma con un semplice esame del sangue, più accurato e più sicuro. La ricerca scientifica, che si basa sul sequenziamento del genoma, ha dato vita un test per il quale le gestanti potranno sottoporsi al test a partire dalla decima settimana di gravidanza. L’esame ha dimostrato un’attendibilità superiore al 99% nel rivelare la trisomia 21 (Sindrome di Down) e rispettivamente del 98% e 80% nel rilevare le trisomie 18 e 13 (Sindrome di Edwards e Sindrome di Patau). Il tasso di falsi positivi di 50 volte inferiore a quello degli attuali esami di screening riduce in maniera significativa il rischio che una gestante venga indirizzata inutilmente a sottoporsi ad un approfondimento diagnostico invasivo come l’amniocentesi.

Fonte: Salute 24

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