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Buone notizie: scoperta formula per trasformare il piombo in oro

Caro lettore di Buone Notizie, sicuramente conosci la leggenda degli alchimisti che cercavano di trasformare il piombo in oro. Lo scopo era chiaro: partire da un materiale molto disponibile e di poco valore e con un misto di chimica, meccanica, magia e riti semireligiosi, imparare a modificarlo per ottenere il ben più prezioso e raro metallo giallo: l’oro. Purtroppo il loro tentativo non è mai riuscito!

Qualche tempo fa ho letto di un’interessante ricerca medica americana in cui si dimostrava che uno stile di pensiero pessimista e rivolto alla ricerca degli aspetti negativi della realtà avrebbe delle pessime conseguenza sulla salute e raddoppierebbe le probabilità di ictus cerebrale. Tutti gli articoli che ne parlavano, titolavano cose simili: “Sei pessimista? Rischi l’ictus!” oppure “Il pessimismo raddoppia le probabilità di ictus!” e ancora “Le cattive notizie e lo stress favoriscono l’ictus”.

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La mia domanda è: perché dare la notizia in questi termini? Perché se le “brutte notizie” fanno male (ci si domanda addirittura se i media siano più dannosi che utili) continuiamo a darle? Perché si continua a trasformare l’oro in piombo? Sarebbe così difficile invece “trasformare il piombo in oro”, cioè le brutte notizie in belle? Ad esempio: la stessa notizia sull’ictus poteva essere titolata: “L’ottimismo dimezza le probabilità di ictus!” oppure Sei ottimista? Potresti evitare l’ictus!” La notizia è la stessa, eppure l’effetto iniziale è diverso e migliore o quantomeno meno allarmante!

Allora proviamo a fare gli “alchimisti ottimisti” (anche perché ne gioviamo in salute, come sostengono gli studi di Paul Zac) e cerchiamo di comunicare trovando il modo di esaltare gli aspetti positivi delle notizie che dobbiamo dare. Non è difficile e può essere un primo passo positivo!

Anche il team di Buone Notizie si è chiesto se un giornalismo più costruttivo possa essere la chiave per tornare a leggere i giornali. Per approfondire il tema la redazione si è trasferita per tre mesi a Londra dove sta tuttora collaborando con Positive News al progetto “Constructive Journalism”, finanziato grazie a Regione Lombardia e Fondo Sociale Europeo.

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