La sensibilità è una caratteristica umana presente nella maggior parte delle persone in diversa misura. Come ci sono persone più o meno alte, più o meno esili, con carnagione più o meno scura, ci sono persone più o meno sensibili. Se preferite le attività solitarie come la lettura o fare jogging e vi sentite molto spesso incompresi è probabile che siate tra le Persone Altamente Sensibili (Highly Sensitive Person o People – HSP o in italiano PAS), un gruppo composto dal 20% della popolazione.

Caratteristiche delle persone altamente sensibili

La sensibilità è un tratto caratteriale non presente nella stessa misura in tutti gli individui. Alcuni sono, infatti, impulsivamente più emotivi ed empatici rispetto ad altri. Questo non significa che chi è più distaccato sia insensibile, significa semplicemente che alcuni individui hanno una sensibilità più marcata ed evidente. Non è una patologia. Le persone altamente sensibili non sono persone strane o diverse, semplicemente si tratta di soggetti che sono in grado di processare più profondamente le informazioni che ricevono.

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Sebbene ci siano molti aspetti positivi nell’essere una persona sensibile, come una maggiore capacità di ascoltare e comprendere, una maggiore empatia, intuitività, una spiccata creatività, una migliore intuizione dei desideri e dei bisogni degli altri, l’altro lato della medaglia vede una ipersensibilità elevata che può influenzare negativamente la salute, la felicità e il successo con complicazioni relazionali e interpersonali.

Le Persone Altamente Sensibili generalmente vivono la vita in modo talmente differente rispetto alla maggioranza delle persone che le circondano e spesso si portano dietro, fin da bambini, un senso di diversità e piccoli o grandi traumi che possono provocare molta sofferenza, fino a vere e proprie depressioni, ansie e molte lacrime.

Un test in aiuto ai PAS

Elaine Aron, psicologa e ricercatrice americana, è stata una delle prime studiose ad approfondire il tema delle Persone Altamente Sensibili. Le ricerche, iniziate nei primi anni ‘90 sono proseguite negli ultimi decenni scoprendo che l’elevata sensibilità non solo si trova nel 20% della popolazione attuale ma anche in moltissime specie animali (studi di Suomi sulle scimmie Rhesus, Suomi, 1997).

L’alta sensibilità non è una malattia, ci teniamo a ribadirlo, bensì un tratto caratteriale. Tratto caratteriale che può diventare un punto di forza! Le persone altamente sensibili hanno bisogno di strategie per regolare e gestire la loro emotività. Riuscirci è possibile!” spiega Elain Aron nel suo libro intitolato “Persone altamente sensibili. Come stare in equilibrio quando il mondo ti travolge”.

Aron, insieme al marito neurologo, ha formulato un test per la rilevazione delle caratteristiche tipiche dei PAS. Oggi lo possiamo trovare nella sua versione italiana sul sito Persone Altamente Sensibili – HSP Italia.

Il progetto, di cui fa parte il test, è sostenuto dalla dott.ssa Elena Lupo, Consulente Italiana sul tratto “Alta Sensibilità” come Advanced Training HSP Consultant. Il test che oggi troviamo anche nella sua versione italiana non ha un valore statistico, e non si tratta di un test assoluto o diagnostico, ma funge solo per uso informativo e orientativo per le persone che si ritrovano in queste caratteristiche.

Consigli per le Persone Altamente Sensibili

Partiamo dal presupposto che essere ipersensibili va bene. Piangere va bene. Accettare noi stessi così come siamo va bene. La pratica dell’accettazione di sé e della riabilitazione fisica o psichica è uno dei fondamenti del vivere sano.

La dott.ssa Elena Lupo spiega come lei si dedichi alle Persone Altamente Sensibili per aiutarle a vivere in linea con la loro natura e per diffondere una cultura più sensibile alla nostra parte umana. Il test, pubblicato anche in italiano, quindi vuole essere un primo strumento di riconoscimento ma è necessario farsi aiutare da un esperto che sappia indirizzare la persona nella piena accettazione di se stessa e successivamente insegnarle gli strumenti per vivere al meglio le relazioni con gli altri e la vita che li circonda.

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Carlotta Vercesi

Carlotta Vercesi

Parlo della nostra società e di come essa comunica. Il mio obiettivo è di scardinare la narrazione catastrofista e di raccontare le buone idee senza dimenticare i piani politici, sociali, economici. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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