Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, sia quella rossa che quella bianca, molto apprezzata da cittadini e medici.” Queste le parole del Ministro della Salute Orazio Schillaci a margine del Consiglio dei Ministri dell’11 maggio che ha approvato il nuovo disegno di legge semplificazioni. La ricetta elettronica diventa definitiva, una bella semplificazione per tutti i cittadini e per i medici.

Ricetta elettronica: con il dl semplificazioni diventa definitiva

L’11 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato un dl per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria. Tra le misure previste per la sanità arriva la fine della sperimentazione della ricetta elettronica.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Una modalità, quella della ricetta dematerializzata, introdotta durante l’emergenza Covid con un’ordinanza della protezione civile e un provvedimento del Ministero, con l’obiettivo di evitare il più possibile gli spostamenti non indispensabili. Era prevista inizialmente fino al 31 dicembre 2022 poi prorogata fino a fine 2024.

La ricetta elettronica dematerializzata ha portato diversi vantaggi alle ASL e ai medici eliminando il supporto cartaceo, ma ha anche agevolato i cittadini. Tramite la ricezione per email o sul cellulare della ricetta, senza doversi recare presso lo studio medico e senza necessariamente stamparla, il cittadino si trova così un servizio semplificato.

Oggi potranno essere generate in formato elettronico sia le prescrizioni di farmaci a carico del Sistema Sanitario Nazionale sia quelle non a carico, quindi sia le ricette rosse che quelle bianche.

Il medico può continuare a prescrivere farmaci con la ricetta cartacea rossa solamente in alcuni casi come: malfunzionamento del sistema informatico, visite domiciliari, prescrizioni di stupefacenti o di altri farmaci momentaneamente esclusi dalla prescrizione elettronica secondo il DM 2 novembre 2011.

Ricetta elettronica valida per un anno per i malati cronici

Attualmente la ricetta per pazienti con malattie croniche permette di prescrivere fino a 6 confezioni di un farmaco, coprendo così un massimo di 180 giorni (6 mesi di terapia). Il dl semplificazione renderà la ricetta elettronica ripetibile per una durata illimitata.

Inoltre, ogni volta che si andrà in farmacia sarà possibile fare scorta del farmaco richiesto per coprire fino a 30 giorni di terapia.

Secondo il Ministro Orazio Schillaci si tratta di un’importante novità: “Un malato cronico ha bisogno periodicamente di assumere lo stesso farmaco. Grazie a questa norma i pazienti o chi si prende cura di loro in caso di non autosufficienza, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per ritirare la ricetta e ripetutamente in farmacia per ritirare i farmaci. Non dimentichiamo che molti pazienti cronici sono persone anziane, spesso affette da più di una patologia cronica, non autosufficienti o che hanno difficoltà a spostarsi. È evidente la portata semplificativa di questa misura non solo per le persone ma anche per i medici di famiglia per i quali si alleggerisce il carico di lavoro amministrativo a vantaggio della cura dei pazienti”

Spetterà a un decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del dl semplificazioni, la definizione delle modalità applicative e delle procedure informatiche necessarie.

Le altre misure del decreto legge semplificazioni

Palazzo Chigi dichiara che con il provvedimento sono state semplificate anche 50 procedure per i cittadini nell’ambito dei certificati di stato civile online. Notifiche digitali, identità digitale e certificazione delle liste di leva. Sempre in ambito sanitario ci sono inoltre misure volte a introdurre facilitazioni per i cittadini con disabilità per accelerare i tempi della burocrazia. Ridurre gli oneri amministrativi a carico dei familiari, eliminare la ripetizione degli accertamenti sanitari per le patologie e le disabilità permanenti.

E anche nel comparto turistico sono stati inseriti interventi semplificativi. Si prevede che l’autorizzazione all’esercizio dell’attività ricettiva possa comprendere, se richieste e se consentito dalle norme locali, anche le licenze per la somministrazione di alimenti e bevande, per le attività legate al benessere della persona e per l’attività di organizzazione congressuale. Semplificata anche la procedura di rinnovo per gli esercizi con attività termale.

Condividi su:
Carlotta Vercesi

Carlotta Vercesi

Parlo della nostra società e di come essa comunica. Il mio obiettivo è di scardinare la narrazione catastrofista e di raccontare le buone idee senza dimenticare i piani politici, sociali, economici. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici