Tutti parlano, in questi  giorni, della scoperta del “Bosone di Higgs”. Le immagini e le notizie relative rimbalzano su tutti i siti, i social network, le televisioni, i giornali.  Ad essere scoperta, e comunicata al grande pubblico dal CERN di Ginevra,  è la particella mancante del cosiddetto “modello standard”, una sorta di “mappa” degli elementi che costituirebbero l’universo e la materia, a cui, appunto, mancava quest’importante elemento. 

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Sono toccanti le immagini di Peter Higgs (nell’immagine a lato), lo scienziato che per primo ipotizzò l’esistenza del Bosone, visibilmente commosso durante la conferenza stampa ginevrina.

La buona notizia, quella tangibile nella vita di tutti i giorni, è che questo è il successo di tanti scienziati, anche italiani, che lavorano al CERN. Persone dedite alla ricerca, che sacrificano affetti e vita privata per l’inseguimento di questo “Graal contemporaneo”.

Con un’importante anticipazione: nelle prossime settimane intervisteremo per voi alcuni giovani scienziati italiani che lavorano al CERN di Ginevra, per mostrarvi l’eccellenza della ricerca italiana, ma anche il volto “normale” di questi scienziati – tra sogni, fatiche lavorative e speranze.

Ma cosa si fa veramente al CERN?

Per spiegarvelo  in modo simpatico, vi consigliamo di guardare il fantastico video qui sotto (durata 5 minuti circa). Un incredibile (e imperdibile!) video rap – con sottotitoli in italiano – girato da alcuni ricercatori proprio nelle sedi del centro di ricerca svizzero, che vi chiarirà tutti i dubbi sulle attività che lì si svolgono.

Buona visione!

VIDEO:  http://www.youtube.com/watch?v=ItzYLwbOKc4

 

Per le immagini © 2012 CERN

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