Società

Scuola, guerra ai cellulari in classe

di 16 Marzo 2007No Comments

Cellulari spenti in classe durante le ore di lezione. Per chi non rispetterà il divieto di uso del telefonino scatteranno sanzioni compresa quella del ‘ritiro temporaneo’ durante le attività didattiche e la sua riconsegna al termine delle lezioni o, addirittura, ai genitori dello studente. E’ quanto prevedono le linee di indirizzo e indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici emanate oggi dal ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni.

“La normativa – ha ricordato Fioroni – era già esistente. Le linee di indirizzo scaturiscono dalla necessità di rendere cogente da subito il divieto dell’uso del telefonino nelle classi e la possibilità per il docente di sequestrarlo e restituirlo, ove occorra, in presenza dei genitori”.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Il divieto di utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento delle lezioni è valido anche per i docenti ”in considerazione dei doveri derivanti dal contratto nazionale di lavoro e dalla necessità di assicurare all’interno della comunità scolastica le migliori condizioni per uno svolgimento sereno ed efficace delle attività didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire agli alunni un modello di riferimento esemplare da parte degli adulti”.

Inoltre, secondo quanto previsto in relazione a casi di particolare gravità o di fronte a fenomeni di ‘bullismo’, lo studente potrà anche perdere l’anno scolastico. ”Abbiamo avviato modifiche allo Statuto dello Studente – ha spiegato Fioroni – che prevedono un inasprimento delle sanzioni per fatti gravi di violenza all’interno delle scuole, prevedendo la sospensione per oltre 15 giorni e la possibilità per il collegio dei docenti di non ammettere lo studente allo scrutinio finale o all’esame di fine corso”.

Condividi su:
Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici