Il tasso di incidenti stradali in Italia nel 2021 torna a salire dopo il biennio 2019-20 in cui si era registrata una (prevedibile) drastica riduzione, causata dalle restrizioni imposte dalla pandemia: la mobilità ridotta e lo smart working. Il bilancio 2021 si chiude registrando una riduzione delle morti sulle strade inferiore rispetto al periodo pre-pandemico, in linea con l’obiettivo di dimezzamento delle vittime entro il 2030 previsto dal piano di sicurezza stradale. Se collochiamo i dati nel tempo, però, si nota una sensibile, progressiva riduzione degli incidenti e dei morti sulle strade italiane. 

Incidenti stradali in Italia: i dati a confronto e la situazione regionale

Confrontando il dato con il biennio pre-pandemico si può notare un netto miglioramento circa gli incidenti stradali in Italia. Nel 2017 e 2018 il numero di incidenti registrati dall’Istat è stato, rispettivamente, 174.933 e 172.553 con un numero di morti pari a 3.378 (nel 2017) e 3.334 (nel 2018), paragonandoli con i dati del 2021 si nota che l’incidenza di morti sulle strade è scesa del 15.5%. Infatti nel 2021 il numero di morti sulla strada è di 2.875. L’incidenza e la mortalità è andata sempre a diminuire nel corso degli anni, basti pensare che nel 2010 si registravano 212.997 incidenti all’anno con 4.114 morti, ad oggi i morti sulle strade si sono quasi dimezzati.

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Il tasso di mortalità stradale per 100 mila abitanti, nel 2021, risulta sopra la media nazionale (4.9) in 12 regioni anche se in linea con la strategia per la sicurezza stradale che pone il dimezzamento per incidenti stradali in Italia entro il 2030. Le regioni con il tasso di mortalità più alto, anche rispetto al periodico pre-pandemico, sono il Friuli Venezia Giulia con 6.8, l’Abruzzo con 6.3 e la Basilicata con 6.6. Scendono sotto la media nazionale, secondo i dati dell’Istat, la Lombardia con 3.6, Bolzano con 4.5 e la Liguria con 4.2.

Investimenti per migliorare la mobilità e le infrastrutture 

Il tasso di mortalità per incidenti stradali in Italia, secondo i dati raccolti dall’Istat, resta più alto su strade urbane ed extraurbane. Confrontando i dati con il periodo pre-pandemico si può notare che l’incidenza è in calo, anche se non in maniera così marcata. Infatti, il 2021 ha registrato 110.952 incidenti su strade urbane, 33.292 su strade extra urbane e 7631 in autostrada: una riduzione rispetto al periodo pre-Covid di circa il 20% per strade urbane ed extra-urbane ma un lieve aumento in autostrada. Al calo di incidenti stradali in Italia negli ultimi cinque anni hanno contribuito anche gli investimenti e i fondi stanziati dai governi per la manutenzione e per la sicurezza stradale.

Nel 2021, per le Infrastrutture e la mobilità, si sono stanziati 45.4 Mld. Inoltre nel corso del 2021 sono stati presentati progetti per migliorare l’accessibilità e la sicurezza stradale, per i quali sono stati stanziati 300 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare (Pnc) al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il 30 giugno di quest’anno il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) ha approvato i piani di intervento presentati da 72 Aree Interne e sono stati firmati anche i protocolli di approvazione dei piani operativi relativi all’implementazione dei sistemi di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel nella rete viaria principale, che comportano un investimento di 450 milioni di euro finanziato dal Pnc.

Il programma per le 72 Aree Interne: ridurre gli incidenti stradali migliorando la mobilità

In particolare, il programma per le 72 Aree Interne (1.077 Comuni, per un totale di 2 milioni di abitanti) prevede il miglioramento della sicurezza della mobilità e dell’accessibilità attraverso interventi sulla rete viaria (strade provinciale e comunali), recuperando il deficit di manutenzione. L’obiettivo è quello di riqualificare circa 2.000 chilometri di strade e le relative opere d’arte (ponti, viadotti, ecc.). Le risorse saranno ripartite tra le Aree Interne in base a criteri che tengono conto della popolazione residente, della lunghezza delle strade, dei rischi sismici e di quelli legati al dissesto idrogeologico e della disponibilità di servizi del trasporto pubblico locale.

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Vittorio Palmieri

Vittorio Palmieri

Napoletano. Emigrato nell'entroterra irpino-sannita, in controtendenza con l'emorragia dei paesi interni verso la vita metropolitana. Ignoto poeta "prestato alla burocrazia". Nell’entroterra segue percorsi sociali con enti del terzo settore. Ha collaborato ad un progetto di agricoltura sociale con le Associazioni Irpine “Ecopotea Aps” e “Al Centro dei Ragazzi Odv”. Nell’ultimo anno fonda Introterra Aps, nata con lo scopo di rivalutare e riscoprire l'entroterra campano, e con la quale rileva un progetto giornalistico editoriale decennale "bMagazine.it" e fonda l'etichetta "Introterra Edizioni" Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per Buonenotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

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