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Speculazione edilizia: Rutelli lancia l'allarme paesaggio

Il paesaggio italiano é attaccato da una colata di cemento, dalla crescita abnorme dei valori immobiliari, pieno di paesini un tempo spopolati e ora obiettivo di speculazioni edilizie per seconde e terze case che deturpano il paesaggio nelle aree più belle d’Italia. L’allarme è stato lanciato dal ministro dei Beni culturali e vicepremier Francesco Rutelli, nel corso di una conferenza stampa al ministero, che ha chiamato a una controffensiva in nome della bellezza. «Il paesaggio italiano è uno dei più grandi patrimoni – dice Rutelli – che dobbiamo lasciare ai nostri figli. In molti casi, é lo stesso che era nei quadri del Rinascimento, nei quadri di Raffaello, Leonardo, dei grandissimi testimoni di una bellezza italiana che non deve sfiorire. Allora, difendiamo lo sviluppo economico, l’industria dell’edilizia, ma scongiuriamo una crescita delle edificazioni che non lascino più ai nostri figli il paesaggio come bene insostituibile per il futuro, per la salute e per l’identità nazionale».

Guerra aperta, poi, agli eco-mostri, che significa anche «demolire in tutti i casi in cui è possibile i mostri che deturpano il paesaggio italiano. Vogliamo favorire le attività che creano ricchezza, ma impedire quelle che distruggono un bene che dobbiamo poter lasciare alle future generazioni».

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